Il crepuscolo degli Dei: la misera fine di alcuni potenti valdostani

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Dove hanno fallito le inchieste giudiziarie, hanno invece fatto centro le intercettazioni telefoniche

renudox350aAOSTA. Sono durati decenni. Sempre loro, in sella a magnifici destrieri con i quali facevano sfoggio della loro magnificenza in tutta la Valle d'Aosta. Errori, inchieste, arresti: nulla di tutto questo è riuscito a disarcionare questi principi della politica valdostana. Ma negli ultimi anni è accaduto qualcosa.

Qualcosa di nuovo e di terribile per questi meravigliosi nobili del potere valdostano. Un orecchio indiscreto si è insinuato nelle loro vite, nelle loro conversazioni amicali, nelle loro incredibili telefonate. Ed ecco che il vaso di Pandora si è aperto. Come per magia il popolo valdostano si è accorto che questi signori della politica altro non sono che piccoli uomini arroganti, superbi, ma soprattutto ingenui e inesperti.

Con naturalezza si fanno intercettare mentre parlano dei loro affari, mentre urlano la loro rabbia per non poter affittare un immobile rimettendoci tanti soldi, mentre si raccontano tristi e goffi movimenti di potere. Conversazioni che trascendono anche nell'isteria e nell'infantilismo quando pretendono gadget e gratificazioni.

E se la loro arroganza li ha messi allo scoperto davanti alle orecchie elettroniche degli inquirenti, il colpo di grazia questi principi ormai appiedati lo hanno ricevuto dalla rete attraverso i media e i social. La frittata è fatta. Il Re è Nudo. E perciò il Re non si può più votare.

Il 20 Maggio le elezioni regionali valdostane hanno sancito il crollo dei votanti e soprattutto il crollo dei partiti o movimenti che hanno governato per decenni la Valle d'Aosta. I seggi per decenni occupati da loro sono andati a nuove forze politiche.

Genera un misto di rabbia e di tristezza leggere alcune dichiarazioni di esponenti di questi partiti e movimenti che danno la colpa agli elettori per aver messo la Valle d'Aosta in mano a realtà non autonomiste. Pur con la faccia nel fango, nessuno di questi personaggi ha avuto l'intelligenza e l'umiltà politica di recitare il mea culpa.

Hanno distrutto i sogni di coloro che credevano in una classe politica diversa da quella nazionale. Una classe politica che doveva essere al servizio della "Petite Patrie" e che si è rivelata inetta persino nel commettere reati contro la pubblica amministrazione. Personaggi tristi e ingenui o persone sicure di essere intoccabili?

Speriamo in futuro di non assistere più a galoppate di principi lungo le strade della nostra regione. Anche se i nuovi eletti per governare la Valle d'Aosta forse peccano di inesperienza, possiamo sperare che sentano il richiamo al dovere del servizio verso un popolo Valdostano disilluso e stanco, un popolo che vuole lasciarsi alle spalle una realtà immeritata.


Marco Camilli