Casinò, i sindacati: "situazione è drammatica, follia rischiare la chiusura"


Cgil, Cisl, Savt, Snalc e Uil richiamano tutti alla responsabilità per "non vanificare gli sforzi fatti"

Casino Saint-Vincent

SAINT-VINCENT. Sul Casinò de la Vallée «l'unica certezza che si percepisce, è che la confusione regna sovrana e che nessuna decisione sembra ancora essere stata presa». Così, in una nota, i sindacati di categoria commentano le ultime dichiarazioni sull'incerto futuro della casa da gioco valdostano.

Cgil, Cisl, Savt, Snalc e Uil dipingono uno scenario «a dir poco drammatico che si è venuto a creare» e richiamano «ad un forte senso di responsabilità. Non è accettabile - affermano - che il casinò ancora una volta venga usato per "guerre" politiche e non si affronti la questione con la giusta lucidità e attenzione. Forse a qualcuno non è chiaro che questa volta se si sbaglia una mossa il rischio di fare la fine di Campione è molto forte».

I sindacati della casa da gioco di Saint-Vincent considerano «follia rischiare la chiusura di un'azienda che, nonostante le tante difficoltà e l'incompetenza di qualcuno, riesce ogni anno ad introitare cifre che si aggirano intorno ai 60 milioni di Euro. Un'azienda che garantisce il lavoro a circa 600 persone, creando un indotto diretto e indiretto molto importante per l'intero territorio valdostano».

Cgil, Cisl, Savt, Snalc e Uil invitano infine «i rappresentanti della proprietà ad individuare al più presto una soluzione che garantisca la continunità dell'attività dell'azienda, in modo tale da tutelare un patrimonio della Valle d'Aosta e da non vanificare gli sforzi che sono stati fatti fino ad oggi da parte dei lavoratori e da tutta la comunità valdostana».

 

Clara Rossi

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