Attivista per i diritti umani, è accusato di aver "incoraggiato il terrorismo"
AOSTA. Un avvocato algerino attivista per i diritti umani, Rachid Mesli, 68 anni, è stato arrestato lo scorso mercoledì pomeriggio al Traforo del Gran San Bernardo. L'uomo, rifugiato in Svizzera dal 2000, era diretto in Italia, viaggiava insieme a moglie e uno dei suoi tre figli, e dopo l'arresto è stato portato in carcere a Brissogne.
Gli agenti hanno dato esecuzione ad un mandato di cattura internazionale dell'Interpol e sarà la Corte d'Appello di Torino a decidere sulla richiesta di estradizione.
Secondo Amnesty International, l'avvocato nel 1996 è stato arrestato con l'accusa di aver "incoraggiato il terrorismo" per aver difeso detenuti islamisti che hanno subito tortura. Le autorità in particolare gli contestano di aver fornito informazioni ad organizzazioni internazionali, come la stessa Amnesty, e per tre anni è stato in carcere e vittima lui stesso di tortura. A Ginevra, dove vive con la famiglia, ha fondato l'organizzazione Al-Karama, per denunciare le violazione dei diritti umani nel mondo arabo.
Marco Camilli