L'ulcera, la più diffusa malattia dell'apparato digerente nei paesi occidentali

La Salute su Aostaoggi.it, a cura del dottor Franco Brinato


La malattia ulcerosa gastrica e duodenale costituisce tuttora uno dei più rilevanti problemi sanitari a causa della sua diffusione nella popolazione e per la gravità di alcune complicanze. E' la più comune malattia dell'apparato digerente e nei paesi occidentali colpisce il 10% della popolazione. L'ulcera duodenale è quattro volte più frequente di quella gastrica e colpisce di più l'anziano mentre l'ulcera gastrica è più frequente tra i giovani. Il sesso maschile è più colpito dalla malattia.

Che cosa è l'ulcera

E' una perdita di sostanza circoscritta della parete dello stomaco o del duodeno dovuta all'erosione dei succhi gastrici.

ulcera


Qual è la causa?

La causa è multifattoriale in conseguenza di uno squilibrio tra fattori aggressivi (acido cloridrico e alcuni enzimi prodotti dalle cellule gastriche) e fattori difensivi coinvolti nella resistenza della parete gastrica e duodenale (produzione di muco gastrico, produzione di sostanze che riducono l'acidità gastrica, microcircolazione). Inoltre da anni è accertato il ruolo dell'Helicobacter Pylori, un batterio che colonizza lo stomaco, come causa sempre più frequente dell'ulcera da H.pylori.

Fino al 100% dei soggetti con ulcera duodenale hanno nello stomaco questo microorganismo mentre la percentuale è inferiore tra i pazienti con ulcera gastrica. L'Helicobacter Pylori può essere trovato anche nei soggetti normali (aumenta dell'incidenza con l'età) e determina una sofferenza della mucosa gastrica e duodenale. Grazie alla produzione di enzima, detta ureasi, riduce la secrezione acida dello stomaco per sopravvivere. L'infiammazione cronica che produce incrementa i movimenti dello stomaco e di conseguenza lo svuotamento del succo gastrico nel duodeno. La parete del duodeno meno resistente e inadeguata al surplus di acido cloridrico espone l'organo all'ulcerazione.

Un'altra causa importante di ulcera è rappresentata dai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

Altri fattori di rischio associati sono l'ereditarietà (soggetti che producono maggior secrezione acida), fumo, alcune malattie come l'aumento del calcio nel sangue, gruppo sanguigno, stress, consumo eccessivo di caffè e alcol.

Quali sono i sintomi?

Il sintomo principale dell'ulcera gastrica è il dolore. La sintomatologia è spesso stagionale con fasi di peggioramento in primavera e autunno. Nell'ulcera gastrica il dolore inizia subito dopo i pasti ed è localizzato al centro dell'addome sotto lo sterno con irradiazione spesso al dorso, è associato a inappetenza, avversione al cibo e perdita di peso.

Nell'ulcera duodenale il dolore inizia 3 ore dopo i pasti, spesso in orario notturno ed è alleviato dall'ingestione di cibo. Si tratta di un dolore a digiuno (dolore da fame) e cessa con l'ingestione di cibo.

Quali sono le complicanze?

La complicanza più grave è il sanguinamento che può essere cronico per stillicidio, per rottura di piccoli vasi sanguigni (dimostrabile con la ricerca di sangue nelle feci) spesso causa di anemia, o massiccio, con emorragia massiva per erosione di qualche importante vaso arterioso. In questo caso il sanguinamento darà ematemesi (vomito di sangue dalla bocca) e melena (emissione di feci nere e maleodoranti con le feci). Nelle emorragie massiccie, il soggetto accusa profonda stanchezza, difficoltà respiratorie, batti cuore e riduzione della pressione arteriosa, fino al quadro di shock emorragico con complicanze gravi.

Un'altra complicanza è la perforazione dell'organo, più frequente nell'ulcera duodenale. Insorge con dolore lancinante, irradiato posteriormente e alla spalla destra. L'addome diventa duro, ligneo, l'aria passa nella cavità addominale e può essere individuata semplicemente con un radiografia dell'addome. Il soggetto va incontro in poco tempo in uno stato di shock.

Una complicanza a lungo termine è la stenosi (restringimento) del piloro, l'imbocco dello stomaco nel duodeno, dovuta alla cicatrizzazione dell'ulcera. Questa comporta ristagno di cibo con progressiva dilatazione dello stomaco con conseguente vomito e mancanza di utilizzazione del cibo che determinerà con il tempo calo di peso e deterioramento delle condizioni generali.

La degenerazione dell'ulcera in lesione tumorale non trova attualmente nessun riscontro scientifico.

Come si arriva alla diagnosi?

I sintomi dell'ulcera sono tipici e la diagnosi di conferma va fatta attraverso la gastroscopia, un'indagine endoscopica che ha lo scopo di accertare la presenza dell'ulcera, effettuare prelievi di materiale biologico per escludere altre lesioni (soprattutto tumori) e arrestare l'emorragia in caso di sanguinamento.

Generalmente l'endoscopia è indicata:

  • Nei soggetti con età maggiore di quarantacinque anni;
  • In tutti i pazienti con segni di allarme (vomito di sangue, emissioni di feci scure);
  • Alla presenza di storia famigliare con ulcera gastro-duodenale o tumore dello stomaco.


Quali farmaci assumere?

Nel trattamento dell'ulcera gastro-duodenale è fondamentale distinguere tra le ulcere associate all'infezione da Helicobacter Pylori e quelle dovute all'assunzione di antiinfiammatori non steroidei (FANS) o altre cause.

La terapia dell'ulcera gastrica e duodenale associato a H.Pylori comporta l'esecuzione del trattamento eradicante attraverso l'utilizzo di antibiotici, il cui obiettivo è di ottenere la cicatrizzazione della lesione e la guarigione dell'infezione. La persistenza dell'infezione da H.Pylori comporta una ripersa della malattia entro dodici mesi nell'85% dei casi. Dopo il trattamento quindi è necessario accertarsi della persistenza dell''infezione e ricorrere a un nuovo ciclo di trattamento, utilizzando antibiotici diversi.

Oltre alla terapia eradicante, nel trattamento dell'ulcera gastrica e duodenale è fondamentale la riduzione della secrezione acida a livello gastrico, sia a soggetti con infezione da H.Pylori sia in quelli con ulcera astro duodenale da antinfiammatori o altre cause. Attualmente sono in uso diversi farmaci. Quelli maggiormente utilizzati sono gli inibitori di pompa protonica (omeprazolo e similari), capaci di ridurre dell'80% la secrezione acida, i quali portano entro poche settimane alla cicatrizzazione dell'ulcera. La ranitidina ha un effetto simile e blocca selettivamente alcuni recettori gastrici (i recettori H2) responsabili della secrezione acida.

Quale prevenzione attuare per prevenire l'ulcera gastrica e duodenale?

In tutti i soggetti con storia di ulcera gastrica e duodenale è necessario uno stile di vita corretto che consiste nella riduzione dello stress, dieta con poche spezie e grassi, eliminare caffè e fumo, evitare i farmaci antinfiammatori e, se è necessario assumerli, diventa fondamentale la protezione gastrica con farmaci inibitori di pompa protonica (omeprazolo e similari). Tuttavia la terapia con questi farmaci è consigliabile indipendentemente dall'assunzione di farmaci antiinfiammatori, almeno tre volte l'anno, soprattutto nei cambi di stagione.



dott. Franco Brinato
specialista in Medicina d'Emergenza Urgenza e Medicina Termale e dirigente medico di Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso

 

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