Fulvio CentozAOSTA. Fulvio Centoz non firmerà l'ordinanza di sgombero di Palazzo Cogne. Il sindaco di Aosta lo ha ribadito durante l'ultimo consiglio comunale facendo il punto della situazione sulle contestate scelte fatte dalla Regione a proposito dello storico immobile di corso Battaglione Aosta.

«Non ci sono i presupposti giuridici per emanare una ordinanza contingibile ed urgente. Quindi no, non darò corso a questa ordinanza perché non c'è più l'urgenza che c'era nel 2016. Questa cosa si sa da tre anni ed i problemi non si risolvono con una ordinanza», ha dichiarato Centoz rispondendo ad una iniziativa della minoranza.

Il sindaco ha continuato l'intervento accusando la Regione di voler scaricare la patata bollente all'ente comunale perché incapace di prendersi delle responsabilità. «Chiedendo a me di firmare l'ordinanza contingibile e urgente, la politica regionale se ne lava le mani e questo è francamente intollerabile. Il vero elemento di contesa è cosa la politica regionale vuole fare del Palazzo Cogne, che è di sua proprietà. Prima dell'ordinanza, bisogna rispondere a queste domande a cui nessuno ha risposto dal 2016 ad oggi. E non si venga a dire che il Comune deve attivarsi come ha fatto in maniera furbesca l'assessore Aggravi nel 2018 scaricando indegnamente sul Comune di Aosta la responsabilità di trovare spazi alternativi per il CCS Cogne».

L'invettiva di Centoz si è allargata alla generale impasse che la politica regionale vive ormai da anni tra continui ribaltoni e cambi di governo. «La politica regionale è incapace di prendersi delle responsabilità. Noi siamo bloccati perché non si prendono delle decisioni. Vale per tutti i Comuni della Valle, non solo per Aosta. Oltre al CCS Cogne c'è la scuola polmone di regione Tzamberlet che ha determinato la chiusura del maneggio perché qualcuno non vuole o non è in grado di assumersi la responsabilità politica. Ci sono immobili dei quali l'assessore Donzel ha chiesto più volte cosa la Regione intende fare come Palazzo Narbonne, l'ex centrale del latte, la scuola maria Adelaide, la zona F8: sono tre, quattro anni che chiediamo alla Regione cosa ha intenzione di fare e nessuno è in grado di assumersi la responsabilità di una scelta, giusta o sbagliata che sia. Nessuno. Lo stesso vale per la tratta ferroviaria Aosta - Pré-Saint-Didier».

«Questi problemi - ha accusato ancora Centoz - stanno determinando delle difficoltà insormontabili da parte degli enti locali, in primis il Comune di Aosta. E necessario che la politica si assuma le sue responsabilità».

 

 

 

C.R.

 

 



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