maneggio

AOSTA. La città di Aosta e la sua Amministrazione comunale sono "parte moralmente lesa" nella vicenda del maneggio comunale di regione Tzamberlet. Lo afferma in una nota l'assessore allo sport del capoluogo, Carlo Marzi, rispondendo alle "comprensibili e lecite opinioni dei proprietari dei cavalli" espresse tramite i mezzi di informazione.

I problemi sono sorti quando il Comune ha deciso di revocare il contratto di concessione stipulato dopo la gara ad evidenza pubblica del 2016 per irregolarità causando lo "sfratto" dei cavalli presenti nella struttura. «Dopo circa due anni e mezzo, durante il sopralluogo del 13 marzo 2019 - ricorda Marzi -, veniva riscontrata la manomissione del contatore di accesso alla rete elettrica che, aggiungendosi alla posa non autorizzata di una pressostruttura, alla mancata copertura assicurativa, al mancato deposito del registro controlli manutentivi e al ritardo di alcuni pagamenti, ha obbligato il Comune a chiedere gli opportuni, ennesimi, chiarimenti del caso, in assenza dei quali con la determinazione dirigenziale n. 200 del 4 aprile 2019 è stata predisposta la revoca contrattuale».

Entro 30 giorni i cavalli avrebbero dovuto essere spostati in una diversa struttura e «a fronte delle richieste di ottenere una dilazione dei termini» il Comune ha concesso «ulteriori 40 giorni gratuiti ai proprietari che, dal canto loro si erano impegnati a istituire un regime di auto-custodia degil animali, sempre nelle more di trovare una nuova collocazione» agli equini, precisa ancora l'assessore. Ora il nuovo termine sta per scadere e «da parte nostra - afferma Marzi - crediamo di essere stati trasparenti, lineari e coerenti con la nostra condotta, senza per questo venir meno all'impegno di cercare di assecondare, per quanto era possibile, le richieste dei proprietari».

La questione del maneggio si inserisce nella vicenda della scuola polmone che la Regione intendeva costruire in corso Lancieri ed il cui iter è stato sospeso. «L'Amministrazione comunale - dice a tal proposito l'assessore comunale allo sport - resta ancora in attesa delle determinazione da parte della Regione» ma allo stesso tempo «ha intenzione di rendersi parte attiva perché quella parte di città torni ad essere sportiva e ad ospitare, finalmente, un maneggio comunale degno di Aosta».

 

 

 

 

 

Clara Rossi

 

 

 

 

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