Criticità scuola Valle d'Aosta, Sammaritani: potenzieremo gli organici

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L'assessore all'istruzione replica alle preoccupazioni dei sindacati

Paolo Sammaritani

AOSTA. L'Amministrazione regionale sta lavorando ad un piano di potenziamento dell'organico della scuola valdostana. Lo afferma l'assessore all'istruzione e cultura Paolo Sammaritani precisando inoltre che «le attività formative e la didattica nella scuola valdostana nonché le esigenze degli insegnati rimangono al centro dell’attenzione dell’Amministrazione regionale».

L'intervento dell'assessore fa seguito alle preoccupazioni espresse dai sindacati Cgil, Cisl, Savt e Snals sulla «situazione di criticità quotidiana dei plessi che impedisce il regolare svolgimento dell'attività didattica con gli alunni poiché le ore di compresenza tra insegnanti - previste dall'ordinamento regionale - sono utilizzate per la sostituzione dei titolari assenti».

L'assessore Sammaritani replica sottolineando che «le criticità che il mondo della scuola sta vivendo oggi sono l’effetto di norme sovraregionali che la Valle d’Aosta è tenuta ad applicare». Il divieto di sostituire con l'assunzione del supplente gli insegnanti per il primo giorno di assenza «è in vigore già dall’anno scolastico 2015/2016», ricorda il titolare delle deleghe all'istruzione, e «tale disposizione, essendo finalizzata al contenimento delle spese di personale, non può che applicarsi anche alle scuole della Valle d'Aosta. Ciò comporta che per il solo primo giorno di assenza l'insegnante deve essere sostituito con risorse interne alla scuola, vale a dire con i colleghi sulla base di un piano di sostituzione predisposto dalle singole istituzioni scolastiche».

«La Regione Valle d’Aosta - aggiunge infine Sammaritani - attraverso l’adozione di specifici criteri e parametri di definizione degli organici dei posti di insegnamento, diversi e migliorativi rispetto a quelli nazionali, ha inteso creare un modello di scuola valdostana volto all’innalzamento dell’offerta formativa, ampiamente garantita nel corso del tempo, e da ultimo con il mantenimento, nel corrente anno scolastico, di scuole con un esiguo numero di bambini».

 

E.G.