Astronave aliena o asteroide anomalo? I segreti di Oumuamua


Intervista a Guido Cossard, archeoastronomo,  sullo strano oggetto interstellare che fa interrogare gli astronomi

Oumuamua

AOSTA. Nei giorni scorsi è nuovamente balzato alla cronaca Oumuamua, lo strano oggetto interstellare scoperto lo scorso anno e che ha destato molto interesse sia per la sua forma decisamente anomala e sia per il suo "comportamento" nello spazio. Guido Cossard, archeoastronomo presidente dell'Associazione Ricerche e Studi di Archeoastronomia Valdostana, ci spiega qualcosa di più su questo strano oggetto che ci fa sognare e interrogare.

Che cosa è Oumuamua?
Oumuamua è un corpo celeste molto particolare, scoperto l'anno scorso, nell’ottobre 2017, grazie al telescopio Pan-STARRS, situato nelle isole Hawaii.

Come mai questo corpo celeste è così importante?
Oumuamua è peculiare, essenzialmente per due motivi: prima di tutto per la sua forma e poi per la traiettoria inusuale. Presenta la forma di sigaro, con circa 400 m di lunghezza per 100-150 m di diametro. Tale forma non è comune: molti corpi sono sferici, altri irregolari, ma questa geometria è assolutamente non comune. Anche la sua traiettoria è decisamente particolare: la sua orbita è iperbolica, cosa che attesta un’origine extrasolare; in altre parole, proviene dallo spazio esterno al Sistema Solare.

Che cosa significa Oumuamua?
Il suo nome significa "messaggio che viene da un lontano passato", nome che sembra profetico: in effetti, Oumuamua proviene da un punto situato in direzione della costellazione della Lira ed ha una velocità, relativa al sistema solare, di 26 km al secondo.

Quali sono i motivi del clamore della scoperta?
E’ la sua origine che ha generato profonde discussioni: in un primo tempo Oumuamua era stato considerato un asteroide, successivamente è stato classificato come cometa, per poi arrivare ad una nuova definizione di oggetto interstellare. La cosa caratteristica è che sembra non presentare attività tipica delle comete. Tuttavia il fatto che abbia accelerato fa pensare alla formazione di getti che ne hanno aumentato la velocità.

Qualcuno sostiene che sia di origine extraterrestre
Secondo alcuni ricercatori Oumuamua sarebbe spinto dalla radiazione solare e sarebbe una sonda extraterrestre, vuota internamente. Questa idea è però fortemente criticata dal mondo scientifico che invece lo ritiene una cometa extrasolare che potrebbe portare materiale organico da un sistema solare all’altro.
Questa ipotesi sarebbe ben più incredibile e rivoluzionaria di quella di una sonda, perché si potrebbe allora sostenere che ci sia una interazione di molecole organiche fra diversi sistemi stellari. Siccome le molecole organiche sono alla base della vita, ecco che le conseguenze diventano straordinarie.

Ci sono aspetti particolari da segnalare?
Fa piacere ricordare che Oumuamua è stato studiato anche da due ricercatori italiani: Marco Micheli dell’ESA-Esrin di Frascati e Davide Farnocchia del JPL

Qual è il suo ultimo lavoro?
L’ultimo mio libro uscito recentemente, si intitola Cieli Perduti - Archeoastronomia. Le stelle degli antichi ed è edito da UTET. Si tratta di una ristampa significativamente ampliata. Fa piacere in particolare che si tratti di una seconda edizione: infatti la prima è andata velocemente esaurita e la casa editrice ha avuto numerose richieste.

 

Marco Camilli
(immagine da esa.int)

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