Decreto Pillon, Genitori separati: esonerare dipendenti pubblici dei servizi sociali presenti alla manifestazione


"Adesione ai cinque "no" dei manifestanti mal si concilia con la funzione pubblica"

AOSTA. La partecipazione di soggetti pubblici, dipendenti e funzionari dei servizi sociali, alla manifestazione sul decreto Pillon di sabato scorso ha «messo in evidenza la grave contraddizione della funzione» con il principio di indipendenza dei servizi pubblici. Lo sostiene l'associazione Genitori separati per la tutela dei minori in una nota diffusa dalla sede della Valle d'Aosta.

La manifestazione dello scorso 10 novembre ha «assunto tono e colore politico ed è stata segnalata la presenza di pubblici dipendenti o incaricati dei servizi sociali, similiari e collegati», spiega il presidente dell'associazione Ubaldo Valentini. Secondo Ubaldi «la terzietà del loro lavoro pubblico nelle separazioni e nell'affido dei minori mal si concilia con l'adesione ai cinque No dei manifestanti che, di fatto, non ammettono l'affido condiviso paritetico, il mantenimento diretto dei figli, non accettano l'esistenza della Pas, il piano genitoriale e la doppia residenza-domicilio dei figli».

Secondo l'associazione Genitori separati per la tutela dei minori quindi le «figure impegnate in battaglie di genere» devono essere «esonerate dall’attività» e tolte «dagli elenchi dei Ctu, dei mediatori e degli educatori professionali».

 

redazione

 

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