Sostegno negato a bambino con disabilità: il Tar condanna la Regione

RegioneAOSTA. Il Tar della Valle d'Aosta ha accolto il ricorso di una coppia che chiede l'attivazione, da parte dell'Amministrazione regionale, di un "progetto individuale di vita" per il figlio affetto sin dalla nascita da gravi disabilità e non autosufficiente.

Il bambino deve essere alimentato artificialmente e a causa delle sue condizioni ha necessità di assistenza infermieristica specializzata costante. Nei mesi scorsi i genitori hanno formalizzato alla Regione una richiesta di attivazione del progetto individuale di vita, in base alla legge regionale 14/2008, che riguarda le prestazioni di cura e riabilitazione, i servizi alla persona, misure economiche per il superamento delle condizioni di povertà e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare. Il Dipartimento sanità regionale ha tuttavia respinto la domanda spiegando che il bambino è già supportato da altri strumenti di assistenza specifici e perché "non era possibile in questo primo anno di sperimentazione, dare seguito alla richiesta e definire il progetto individuale".

Secondo i giudici del Tar quel diniego "è da considerarsi illegittimo" e il diritto al progetto di vita "va riconosciuto con immediatezza e pienezza".

Nella sentenza pubblicata nei giorni scorsi è sottolineato come le determinazioni della pubblica amministrazione siano "in contrasto con i prinipi costituzionali e con le disposizioni della normativa statale e regionale dettate a tutela della disabilità". Inoltre "la misura organizzativa fatta valere dalla Regione non può invero essere ostativa all'accoglimento della richiesta avanzata" dai genitori "proprio perché va (illegittimamente) a condizionare un diritto che non tollera limitazioni".



 

M.C.

 



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