Edilizia popolare, in Valle d'Aosta morosità in aumento

Quartiere cogneAOSTA. Sono sempre di più i casi di morosità tra le famiglie che vivono nelle abitazioni di edilizia popolare pubblica. Nel bilancio 2017 dell'Arer, Azienda Regionale di Edilizia Residenziale, sono segnati 2,7 milioni di euro di mancati pagamenti dei canoni che si sono accumulati negli anni.

L'Azienda gestisce gli alloggi Erp presenti sul territorio della Valle d'Aosta, dalla manutenzione alla stipula dei contratti. «L'Arer dipende dall'incasso dei canoni di affitto. La morosità però avanza», rimarca il presidente Paolo Varetti. Ecco perché recentemente è stato adottato un nuovo regolamento che consente di spalmare i debiti su molti anni adottando un meccanismo basato sull'Isee. «Il sistema ha successo: siamo a quasi 100 adesioni».

Per combattere la morosità è inoltre allo studio dell'Amministrazione regionale una proposta di modifica normativa nell'ottica del «non solo diritti, ma anche doveri», spiega l'assessore regionale Stefano Borrello. L'intenzione è suddividere la morosità incolpevole, quando cioè una famiglia non riesce a pagare il canone per difficoltà impreviste (ad esempio la perdita del lavoro, un grave infortunio, una malattia) da quelli di morosità colpevole. Per chi non paga pur avendone la possibilità non ci sarà l'assegnazione dell'abitazione che quindi potrà essere messa a disposizione di altre famiglie in grave difficoltà economica (il cui numero peraltro è in crescita).

Se la legge andrà in porto potrebbe mettere un freno agli episodi di danneggiamento che si sono verificati in passato. In alcuni casi i responsabili non hanno ripagato i danni, ma hanno mantenuto il diritto alla casa. In futuro situazioni del genere non dovrebbero più verificarsi.

 

 

 

 

E.G.

 

 

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