Incendio Notre-Dame, Fosson: solidarietà della Valle d'Aosta alla Francia

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Notre Dame

Dopo un'intera notte passata a lottare contro le fiamme, i vigili del fuoco francesi hanno preso il controllo del violento incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame di Parigi. Rimangono però ancora alcuni focolai accesi e sul posto sono al lavoro ancora numerosi pompieri.

Parigi e la Francia si sono risvegliate sconvolte per il gravissimo incendio che potrebbe essere partito dal cantiere di ristrutturazione e che ha velocemente avvolto l'intelaiatura in legno del tetto distruggendone buona parte, intaccando anche le navate interne e causando danni ancora da quantificare alle imponenti vetrate. Ieri sera è crollata la grande guglia che spiccava nel cielo e per molto tempo si è temuto che l'intera chiesa in stile gotico potesse fare la stessa fine. Ieri l'annuncio: la struttura è salva. In realtà questa mattina è iniziata una riunione di esperti per valutare con precisione gli effetti dell'intenso calore sulla struttura che al momento non è considerata sicura.

La procura parigina intanto ha aperto una indagine per disastro colposo mentre da tutta Europa e dal mondo sono arrivati messaggi di vicinanza e solidarietà. Anche dalla Valle d'Aosta il presidente della Regione, Antonio Fosson, ha espresso "solidarietà alla Francia per il terribile incendio che sta devastando la Cattedrale di Notre-Dame a Parigi. Siamo vicini alla Francia e al popolo francese - si legge - che in queste ore stanno vivendo un momento drammatico. L'incendio di Notre Dame, luogo caro e frequentato da sempre anche da tanti valdostani, è una grande ferita per la città di Parigi e per l'espressione di tutto il mondo culturale e religioso che l'antica chiesa dell'ile de la cité, racchiude e rappresenta".

La cattedrale di Notre-Dame, oltre ad essere il monumento più visitato d'Europa, è in effetti uno dei simboli della cristianità e della storia e cultura europee nel mondo. Ieri sera, quando l'incendio ancora infuriava, l'annuncio del presidente francese Macron: sarà ricostruita.

 

 

 

 

Elena Giovinazzo