Pellissier dice addio al pallone. Sarà presidente del Chievo

Sergio Pellissier

AOSTA. Sergio Pellissier saluta il calcio giocato. Il valdostano di Fénis, ormai veronese di adozione, ha compiuto 40 anni il mese scorso e con il Chievo Verona ha giocato la sua ultima partita. Ma, come si suol dire, chiusa una porta si apre un portone: per l'attaccante si prospetta un futuro a capo del club scaligero.

Domenica 19 maggio nel dopopartita per il capitano Pellissier si è scatenata la festa di addio, nonostante lo 0-0 con la Sampdoria e la squadra già destinata alla retrocessione. Il Chievo mancava dalla Serie B dal campionato 2007/2008. All'epoca Pellissier vestiva la casacca gialloblù già da cinque stagioni consecutive e con i suoi 22 gol in 37 presenze in campo contribuità al ritorno in Serie A della squadra.

Da giocatore, Pellissier ha raggiunto il suo apice probabilmente con la sua prima (e unica) presenza in Nazionale suggellata da un gol nel 2009 contro l'Irlanda del Nord. Da attaccante, il suo impegno nel Chievo è continuato negli anni fino a renderlo una delle ultime bandiere del calcio italiano, un uomo che ancora rispetta l'idea "romantica" del calcio fatto di giocatori legati alla maglia in un'era in cui dominano le fredde leggi del denaro.

Anche con gli scarpini appesi al chiodo i nomi di Pellissier e del Chievo rimarranno accostati per lungo tempo, ragion per cui la società ha già deciso di ritirare la maglia numero 31, la sua maglia. E per onorare l'impegno del capitano, il presidente gialloblù Luca Campedelli ha già annunciato: «Credo che Pellissier farà il presidente».

 

 

 

 

Clara Rossi
(foto da chievoverona.it)

 

 



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