Aosta, sgominata ampia rete di spaccio di cocaina

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quei bravi ragazzi

AOSTA. Nasce da arresti compiuti negli anni scorsi l'operazione antidroga "Quei bravi ragazzi" della Squadra mobile di Aosta che ha portato stamane all'esecuzione di misure cautelari nei confronti di quattro persone, tutti stranieri residenti ad Aosta di età compresa tra 18 e 36 anni.

Gli arresti che hanno anticipato l'indagine sono quello di Samir Yassine risalente al maggio 2017 e di Claudiu Padure, nell'aprile 2018, trovato in possesso di 25 grammi di cocaina. Proprio Yassine, finito in carcere, è considerato il gestore di tutta l'attività di spaccio "su appuntamento". Ai domiciliari invece i tre presunti collaboratori e corrieri: di nuovo Padure insieme alla madre Mariana Camelia Paun ed a Cheraa Youssef.

Grazie all'organizzazione «a forte connotazione commerciale», ha spiegato la dirigente della Squadra mobile Eleonora Cognini, il gruppo riusciva a gestire circa 1.300 cessioni al mese quasi esclusivamente di cocaina per un guadagno giornaliero stimato di 1.600 euro. Si rifornivano a Torino e cedevano lo stupefacente ai consumatori grazie ad una rete capillare e concentrata principalmente al quartiere Cogne e nel centro storico di Aosta.

Ben una novantina i consumatori identificati, tutti di Aosta e di età compresa tra i 20 e i 40 anni, tra i quali personaggi noti.

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Per non farsi scoprire il gruppo un linguaggio in codice e cambiava spesso abitudini e mezzi. Le dosi di droga venivano chiamate in codice "ragazzi": da qui il nome data all'operazione.

Durante l'esecuzione delle misure cautelari del gip sono stati sequestrati circa 2.000 euro in contanti, una modica quantità di hashish, un bilancino di precisione.

 

 

Marco Camilli