AOSTA. È stato quasi unanime il voto espresso dall'assemblea del Cpel sul disegno di legge per il reclutamento dei segretari degli enti locali. Con un'unica astensione, i sindaci hanno dato il loro benestare al testo varato pochi giorni fa dalla giunta regionale.
«Il tema è di forte urgenza politica, alla luce di alcune priorità: assicurare la sostenibilità amministrativa e organizzativa degli enti locali e garantire, nell'articolazione delle sedi di segreteria, la presenza di un segretario, spesso l'unico dirigente dell'ente», evidenzia Giulio Grosjacques, sindaco di Brusson e membro del Comitato esecutivo del Cpel.
Saranno al massimo una settantina i posti a concorso, al quale si potrà accedere previo il superamento di un corso dedicato. Chi supera la prova concorsuale entrerà nella parte prima dell'albo regionale dei segretari da cui i Comuni possono attingere.
Il tema si ricollega tra l'altro alle difficoltà degli enti locali nel rispettare la legge n. 6/2014, quella sull'esercizio associato delle funzioni. «Abbiamo richiesto al Legislatore - spiega Grosjacques - di attivarsi, in tempi serrati, per risolverle in sede di Commissione consigliare e con il quale siamo disponibili a lavorare. Proprio in questa legge è definito il numero delle sedi di segreteria”.
C.R.