L'Amministrazione dovrà riprogrammare i servizi. Per gli asili nido posti dimezzati
AOSTA. Imprese, lavoratori e famiglie non sono i soli a dover fare i conti con le conseguenze economiche del blocco totale delle attività per la pandemia da Covid-19. Le pubbliche amministrazioni, chiamate a sforzi straordinari per mantenere in piedi l'economia nazionale, regionale e comunale, dovranno anche mettere in bilancio il costo del lockdown.
Per il capoluogo regionale una prima stima è stata riferita oggi in consiglio comunale dall'assessore alle finanze Cristina Galassi. Solo in termini di minori entrate, Aosta vede sfumare 2,5 milioni di euro tra riduzioni dell'addizionale Irpef, minori entrate sull'imposta di soggiorno, riduzione degli introiti dalle imposte sulle pubbliche affissioni ed anche per la flessione dei proventi delle contravvenzioni stradali.
Il totale sarà probabilmente destinato ad aumentare visto che il periodo di lockdown avrà conseguenze a lungo termine sull'intera economia. Questa situazione, unita alle disposizioni sul distanziamento sociale che ci accompagneranno ancora per lungo tempo, costringerà a rivedere alcuni dei servizi offerti. È il caso degli asili nido.
Sempre oggi in consiglio comunale l'assessore Luca Girasole, competente per le politiche sociali, ha preannunciato un drastico taglio dei posti disponibili nei nidi aostani, da 126 ad una cinquantina, e in parallelo un aumento dei costi che potrebbero anche triplicare a causa dei protocolli sanitari.
Clara Rossi