Ludopatia, Sapar: legge regionale potrebbe incentivare il gioco illegale


"Divieti e proibizioni non risolvono il problema"

slot machineAOSTA. Le restrizioni sul gioco d'azzardo decise «senza un confronto reale e costruttivo con gli operatori del gioco lecito» avranno «come unico risultato il proliferare del gioco illegale». Lo sostiene Domenico Distante, presidente dell'associazione nazionale Sapar (Servizi Apparecchi per le Pubbliche Attrazioni Ricreative), commentando la legge appena approvata dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta che anticipa al 2019 i termini di entrata in vigore dell'obbligo di rispettare la distanza minima di 500 metri dei locali con slot da scuole e altre strutture sociali e culturali.

Secondo Distante è «assurdo che il Consiglio regionale della Valle d'Aosta anticipi i termini dell'entrata in vigore della legge regionale per le nuove slot e nel contempo dichiari come prioritaria la salvezza del casinò di Saint Vincent. Non esistono aziende e lavoratori di serie A e B». Inoltre «divieti e proibizioni non risolvono il problema del gioco patologico, quanto inducono solamente i giocatori a spostarsi verso altre offerte di gioco, magari in territori limitrofi, incentivando fra l'altro il proliferare del gioco illegale».

«Il testo approvato in consiglio - aggiunge il presidente dell'associazione - introduce anche un nuovo metodo di misurazione delle distanze, che non avviene più tramite il percorso pedonale più breve, ma tramite il raggio dai luoghi sensibili. Questa metodologia di intervento in nome della salute pubblica ma a discapito della libertà d'impresa mina gravemente l'attività degli operatori del comparto gioco, garanti sul territorio della legalità, dell'occupazione, della tutela del giocatore potenzialmente patologico».

 

Clara Rossi



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