La nuova figura professionale è «controversa», dice il Savt Santé. «Fondamentale il confronto con i rappresenti dei lavoratori»
L'introduzione della figura dell'assistente infermiere «solleva più di una perplessità da differenti punti di vita». Così il Savt Santé a proposito di quanto annunciato dall'assessore alla Sanità Carlo Marzi in Consiglio regionale la scorsa settimana sull'attivazione, in seguito ad accordi tra Stato e Regioni, della nuova figura professionale «controversa» a metà tra OSS e personale infermieristico.
Il sindacato sottolinea «la fondamentale importanza del confronto con i rappresentanti dei lavoratori al fine di trovare le corrette risposte per valorizzare figure professionali già presenti nel comparto sanitario, con adeguati sviluppi di carriera, riconoscimenti professionali e miglioramento delle condizioni economiche e di lavoro».
«È assolutamente necessario - aggiunge Savt Santé - porre maggiore attenzione, sul territorio regionale, a tali tematiche di complessa attuazione e a rilevanza trasversale, con il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema» cioè Regione, Usl e sindacati.
E.G.