Ipotesi nazionalizzazione Casinò di Saint-Vincent? Aggravi smentisce

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L'assessore alle finanze replica alel preoccupazioni espressa da Uv e Uvp

 

Stefano Aggravi

AOSTA. Il progetto di nazionalizzazione del Casinò di Saint-Vincent «non esiste». Lo afferma in una nota Stefano Aggravi, assessore regionale alle Finanze, replicando ad un comunicato stampa dell'UV e dell'UVP.

«A pochi giorni dall'Assemblea del Casinò (il 14 settembre, ndr) , si susseguono notizie e comunicati stampa che io, come assessore e come esponente della Lega Vallée d'Aoste, ritengo doveroso smentire - dichiara Aggravi -. E' duplice la finalità di una mia smentita su una ipotesi di nazionalizzazione del Casinò a firma Lega Vallée d'Aoste. Voglio infatti sottolineare da un lato che non esiste tale progetto per quanto attiene la realtà del Casinò di Saint-Vincent (a differenza di quanto invece pensato in un recente passato da altre forze politiche nazionali) e quindi smentisco, ma, al tempo stesso, voglio evidenziare che questa notizia e ogni commento che da essa deriva alimentano in modo negativo l'andamento di un dossier che già di per sé presenta difficoltà».

L'assessore con delega alla casa da gioco intende anche «smentire chi teme attacchi all'Autonomia valdostana da parte dell'azione di governo della Lega Vallée d'Aoste. Credo invece - dice l'esponente del governo valdostano - che stiamo dimostrando di gestire situazioni complesse e compromesse, che abbiamo trovato, con quella serietà, quella cautela e quella concretezza che caratterizzano le genti di montagna e che abbiamo ereditato da quegli uomini e da quelle donne che hanno lavorato affinché la nostra Autonomia diventasse per noi strumento di governo».

Il comunicato di UV e UVP

Nel loro comunicato i due gruppi consiliari danno voce alla «forte preoccupazione per le notizie apparse sui mezzi d'informazione locale circa l'emergere della volontà della Lega di Salvini di allungare le mani sulla Casa da gioco di Saint-Vincent, nazionalizzandone la gestione»

«Auspicando che non vi sia alcuna corresponsabilità politica locale in questa trama - puntualizzano i consiglieri di UV e UVP -, anche se la gestione quotidiana della crisi del Casinò da parte del Governo regionale alimenta più di un sospetto in merito, invitiamo tutte le forze autonomiste e regionaliste, fuori e dentro il Consiglio Valle, a vigilare affinché ogni tentativo di invasione della nostra Autonomia sia respinto con fermezza, rammentando qui come nel 2002 prevalemmo dinanzi alla Corte Costituzionale a difesa delle nostre prerogative sulle Casa da gioco.»

 

Marco Camilli