AOSTA. È stata approvata al termine di una giornata di dibattito, con 33 voti a favore e uno contrario (Adu), la proposta di legge che introduce alcune novità per l'elezione del Consiglio regionale.
L'unico cambiamento per quel che riguarda il voto vero e proprio è l'introduzione della preferenza unica: al momento del voto quindi l'elettore potranno indicare sulla scheda elettorale un solo nominativo tra i candidati e le candidate della lista votata, mentre finora se ne potevano indicare fino a tre.
Altre novità riguardano le liste. Per potersi presentare alle elezioni, ogni lista dovrà garantire la giusta rappresentanza di genere che viene invididuata nella quota del 35% (contro il 30% attuale) e dovrà avere un minimo di 21 candidati (prima era 18). Inoltre viene leggermente abbassato il numero di firme necessario per potersi presentare alla competizione elettorale (non meno di 900 e non più di 1.400 anziché non meno di 1.000 e non più di 1.500).
Quanto alla fase di scrutinio, la nuova legge rende definitivo lo scrutinio centralizzato raddoppiando però il numero di poli da quattro a otto (uno per Aosta e uno per ciascuna Unité fatta eccezione per le Mont-Rose e Walser che costituiscono un unico polo).
Altra novità, introdotta con un emendamento del gruppo Mouv', è il limite di tre mandati consecutivi per i consiglieri regionali. C'è una eccezione: il quarto mandato è consentito "se uno dei tre mandati precedenti ha avuto durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno" e cioè meno di mezza legislatura.
Il testo infine dà mandato al governo regionale di valutare la percorribilità del voto elettronico.
Marco Camilli