Consiglio Valle, approvata una risoluzione sulle piccole stazioni sciistiche

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consiglio regionaleAOSTA. È durata più di tre ore la discussione in Consiglio regionale sulla petizione popolare firmata da più di 400 cittadini per scongiurare la chiusura degli impianti sciistici di Antagnod - Ayas, parte del comprensorio Monterosa Ski.

In serata l'aula ha approvato all'unanimità una risoluzione frutto del lavoro della Commissione Sviluppo Economico che nelle scorse settimane ha sentito i vertici della società Monterosa ed il sindaco, ha effettuato sopralluoghi e ha ascoltato le voci di albergatori, maestri di sci e degli operatori che lavorano sul territorio grazie alla piccola stazione di Antagnod.

Alessandro Nogara (Uvp), presidente della Commissione, ha riassunto il lavoro delle audizioni ricordando che «la società Monterosa in passato ha registrato perdite di esercizio significative, ma negli ultimi due anni ha registrato un utile (quasi 2 milioni di euro) e un fatturato di 20 milioni di euro». Antagnod «ha visto un incremento di 10.000 presenze nell'ultimo esercizio e necessiterà nei prossimi anni di importanti investimenti per il suo mantenimento poiché l'impianto Boudin è i proroga e fra 4 anni dovrà sostenere une revisione generale per un costo di 400.000 euro, mentre l'impianto Pian Pera nel 2021 andrà in revisione generale con un costo di 800.000 euro». Nogara ha anche riferito quanto detto dal presidente della Monterosa, Giorgio Munari, sull'urgenza di avviare «un confronto con la proprietà e tutti gli attori coinvolti per discutere sul futuro delle stazioni della società, in modo da trovare una soluzione che consenta di salvaguardarne l'apertura, cercando però di limitarne le perdite stagionali».

La risoluzione approvata
Il testo prende in considerazione la difficile situazione di tutte le località sciistiche minori della Valle d'Aosta e invita il governo regionale ad effettuare un'analisi dei singoli comprensori per evidenziarne potenzialità e criticità. L'obiettivo è predisporre, insieme agli enti locali e alle associazioni, un piano strategico di salvaguardia delle piccole stazioni "laddove le stesse garantiscono il mantenimento della popolazione nelle vallate". Al contempo la risoluzione sollecita il governo a dettare alle società degli impianti a fune delle linee di indirizzo che "consentano di sostenere gli investimenti necessari al funzionamento e, dove possibile, alla riconversione concertata con gli attori del territorio e al potenziamento delle stazioni esistenti, attraverso la valorizzazione delle peculiarità di ogni località, permettendo così di attirare target particolari di clientela che non pongano in concorrenza tra di loro le singole realtà".

La risoluzione ritirata
È stata invece ritirata una risoluzione presentata da Adu, Lega e Mouv' per non rinnovare gli incarichi all'attuale CdA della Monterosa Spa. Il testo, su cui si è concentrata gran parte della discussione in aula, è stato condiviso soltanto dal consigliere del gruppo misto Claudio Restano che però ha spiegato: «voterei convintamente anche la risoluzione della minoranza, ma faccio parte di una maggioranza e quindi mi asterrò».

 

 

 

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