Vigili del fuoco valdostani, da Roma un ok condizionato alla statalizzazione

vigili del fuocoAOSTA. Il ritorno sotto allo Stato del Corpo regionale dei vigili del fuoco della Valle d'Aosta è stato argomento di discussione questa mattina in II Commissione Affari generali del Consiglio regionale. Durante un'audizione il presidente della Regione Fosson ha riferito quanto emerso dal confronto con Roma per rispettare la volontà espressa a febbraio con un referendum dai sapeurs - pompiers.

Il Dipartimento nazionale dei Vigili del fuoco ha dato la disponibilità ad assorbire il Corpo regionale, ma ha anche posto alcune condizioni. La prima è di tipo economico: l'operazione dovrà avvenire a spese della Regione, senza costi aggiuntivi per lo Stato. Servirà quindi valutare tutti i costi logistici e strumentali e le differenze tra stipendi e parte previdenziale.

Bisognerà inoltre studiare la questione normativa, il trasferimento di competenze ed il quadro operativo. Il personale valdostano dovrà avere le stesse funzioni e competenze dei colleghi italiani ed inoltre il trasferimento includerà i vigili del fuoco volontari.

«Prima di procedere ad ulteriori valutazioni - fa sapere il presidente della II Commissione, Pierluigi Marquis (SA) - si rendono necessari approfondimenti da parte di tutte le strutture regionali coinvolte, tra cui il Dipartimento del Personale, il Dipartimento Legislativo e l'Assessorato delle finanze».

 

 

 

 

 

Clara Rossi

 

 

 

 

 

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