Controlli in 200 alpeggi della Valle d'Aosta sulla qualità latte

Il programma Arev è collegato ai piani di riduzione dell'uso di antibiotici sui capi di bestiame

BoviniIl programma presentato dall'Arev, Association régionale éleveurs valdôtains, per il controllo di qualità del latte munto in alpeggio ha ricevuto il via libera del governo regionale. Si tratta di una vera e propria visita sanitaria che viene condotta già da alcuni anni e che nell'estate 2024 riguarderà circa 200 alpeggi della Valle d'Aosta. L'obiettivo è doppio: valutare lo stato di diffusione della mastite bovina e, attraverso la riduzione degli agenti contagiosi, permettere agli allevatori di contenere la somministrazione di antibiotici agli animali, così da ridurre l'antibiotico-resistenza dei patogeni.

Negli anni passati gli uffici dell'assessorato regionale delle Risorse naturali hanno tenuto sotto controllo la diffusione in particolare dello Staphylococcus aureus e dello Streptococcus agalactiae causa della mastite, la cui presenza è stata osservata tra il 2021 e il 2023 in circa un terzo delle aziende con una prevalenza del 13,9, del 16,1 e del 13,4% dei capi testati nei tre anni in questione. Questo monitoraggio è stato compiuto in stalla, ma dopo la monticazione la situazione cambia. 

«La gestione dell'alpeggio - si legge nel provvedimento preso dalla Giunta regionale - comporta la mescolanza di bovine provenienti da numerosi e diversi allevamenti e che in tale ambiente gli agenti mastidogeni responsabili di mastite contagiosa vengono facilmente trasmessi durante la mungitura promiscua di bovine malate con bovine sane, determinando importanti rialzi della conta cellulare durante il periodo estivo».

Nel 2022 con l'Università degli studi di Torino e Milano sono state compite analisi su capi di quattro alpeggi per la redazione di tesi sperimentali. La scorsa estate il dipartimento di prevenzione dell'Usl e l'Arev, nell'ambito del piano di controllo della qualità del latte, hanno coinvolto 101 alpeggi. Quest'anno si arriverà a circa il doppio delle strutture su tutto il territorio valdostano. In questo modo si avrà a disposizione «un campione rappresentativo della situazione reale dell'allevamento valdostano, ove verranno svolti controlli relativi alla produzione di latte e analisi del latte prodotto da ciascun capo bovino».

Per poter svolgere il programma di controllo, la Regione ha stanziato a favore dell'Arev un contributo di poco inferiore agli 80mila euro.

 


E.G.

 

 

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