-

 

Il tuo notiziario on line della Valle d'Aosta

Video Sondaggi Lettere Toolbar Pubblicità e contatti RSS
 

articolo promozionale

Dalla Valle d'Aosta una confettura extra di mela candita
Un nuovo prodotto della cooperativa Cofruits di Saint-Pierre realizzato con uno speciale procedimento che garantisce un gusto ineguagliabile

 

Le farmacie della Valle d’Aosta e del Piemonte venderanno l’ultimo nato nella fucina dell’enogastronomia di qualità dell’Alta Valle: la confettura di mela golden prodotta dalla cooperativa sociale Cofruits di Saint Pierre. Una prelibatezza in cui il tipico frutto autunnale è presente con 77 grammi, sui 100 totali e 12 di fruttosio. Il tutto, garantito dal marchio CP Service, laboratorio di Cuneo noto per la fornitura di prodotti salutistici.

«Parliamo di una marmellata adatta ai diabetici in quanto il fruttosio è lo zucchero della frutta, naturale e facilmente assimilabile», spiega Attilio Fassin, presidente della Cofruits, entusiasta di presentare questo primo dolce spalmabile composto soltanto dalla "golden". Nel vasto punto vendita "Pain de coucou" a Saint-Pierre, l’angolo riservato a queste prelibatezze, si possono acquistare marmellate con mela e altre frutta oppure fatte con la zucca mista alla frutta.

La mela, regina indiscussa dell’offerta commerciale Cofruits, esalta e qualifica l’attività di dirigenti, operatori e delle strutture con cui la cooperativa stipula convenzioni. Fra queste, spicca un’azienda gastronomica, di Milano, che si occupa della canditura delle mele, aromatizzate con erbe officinali della Valle; il loro sapore si sposa al meglio con formaggi e carni rosse.

«La particolarità di questa operazione dolcificante - precisa Fassin - consiste nell’eliminazione del procedimento di "salamoia" utilizzata per la perdita dei liquidi, preferendo, invece la canditura diretta ideale per la salvaguardia delle proprietà organolettiche e salutari del frutto, che viene direttamente avvolto nello zucchero tradizionale e immesso in speciali dispositivi per la canditura». Aggiunge: «Tagliamo le mele a fette e non a quadratini, come si vede, in generale, nei panettoni. Nel nostro Douce reinetta, pasta lievitata, si trovano le mele candite con questo innovativo sistema. Un metodo più impegnativo e costoso, ma il gusto risulta ineguagliabile».

Sapori di montagna riscontrabili in questi frutti con una presenza impeccabile. Troppo, secondo quanto ritiene una fascia di consumatori. La mela gionagold, per esempio, si presenta con una buccia lucida al punto da sembrare artificiale, contraffatta dai frutticoltori. «Nulla di più errato - sottolinea Attilio Fassin -. Questa patina così brillante è dovuta all’emissione naturale di melanina durante la fase di maturazione della mela. Al tatto è oleosa. Il massimo della garanzia. Si deve diffidare quando la buccia di questo tipo di mela è opaca. Vuol dire - specifica il presidente della Cofruits di Saint Pierre - che è stata tolta con trattamenti vari. Da noi non potrà mai accadere. La frutta è coltivata dai nostri 120 conferitori con trattamenti derivati dalla lotta integrata, verificata con lunghe e circostanziate analisi nel laboratorio chimico convenzionato, di Torino».

Un’offerta diversa, l’obiettivo attorno al quale ruota la linea commerciale della società cooperativa. E, quindi, l’utilizzo di trattamenti a bassa persistenza e tossicità, calendarizzati con grande precisione. Ecco, allora, svelato un altro dubbio posto dai consumatori più attenti: le macchie scure antiestiche della mela renetta. «Si tratta di un’autodifesa del frutto che - ricorda Fassin - con un caldo estivo eccessivo, cristallizza lo zucchero, provocando macchie esterne. Ma è un fenomeno del tutto naturale che rende la mela commestibile al cento per cento», ribadisce.

Una spiegazione vale anche per le patate che, in questo periodo, germinano. «Potremmo eliminare questi "occhi bianchi" - continua Attilio Fassin -. Vorrebbe dire, però, usare trattamenti forti. Ci rifiutiamo. Puntiamo, al contrario, a commercializzare patate di alta montagna. Ad un’altitudine di 1.200 metri la dorifera della patata non vive e, inoltre, questo tubero ha bisogno di innaffiature molto contenute».

Alla Cofruits di Saint Pierre si possono acquistare patate coltivate a 1.500/1.800 metri di altitudine, dove non esiste la necessità di alcun trattamento. «Più biologiche di così», esclama il presidente della società Cooperativa.

Il sito internet è: www.cofruits.it

 
 
 

Archivio notizie

 

 

 

WEBITALYNEWS
Registrazione Tribunale di Aosta N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
Direttore responsabile Franco Rossi Marcelli
Direttore editoriale Marco Camilli
Iscrizione R.O.C. n° 16223 del 25 Ottobre 2007

Aostaoggi.it - notiziario quotidiano on line della Valle d'Aosta