In seguito alla promulgazione della Legge n. 242/16, il CBD ha iniziato a stimolare la curiosità di tante persone. Non a caso, in tanti acquistano la canapa light di qualità su Justbob e su altri negozi online e fisici specializzati in questo settore.
Il motivo di tale interesse per questo principio attivo della canapa risiede nelle numerose proprietà benefiche che possiede. Ma queste proprietà sono sfruttabili solo nell’uomo o possono dare benefici anche agli animali? Ecco cosa dicono gli studi finora effettuati.
Quali sono gli effetti del CBD sugli animali
Il CBD è una sostanza presente nella cannabis le cui proprietà e benefici per l’uomo sono ben noti da tempo. Negli ultimi decenni, infatti, dopo la scoperta del sistema endocannabinoide, la ricerca scientifica ha evidenziato l’utilità di questo principio attivo della cannabis nel trattamento di varie patologie e nella loro prevenzione.
Con il passare del tempo, gli scienziati hanno iniziato ad ampliare il raggio d’azione dei loro studi e a indagare sulla possibilità di introdurre il CBD nelle terapie per gli animali domestici. Poiché il sistema endocannabinoide è presente non solo negli esseri umani ma anche in alcune specie animali, inclusi i mammiferi, gli effetti del cannabidiolo su di loro sono gli stessi riscontrabili nell’uomo.
Ma quali sono questi effetti?
Per comprenderli è fondamentale sapere come funziona il sistema endocannabinoide e a cosa serve. Questo sistema biologico comprende tre elementi:
- gli endocannabinoidi;
- i recettori;
- gli enzimi.
Il suo compito è quello di regolare la maggior parte delle funzioni vitali, come il sonno, la fame, la percezione del dolore, la memoria e l’umore. Quando l’equilibrio di questo sistema viene meno accade che tali funzioni inizino a subire degli sconvolgimenti.
Il CBD, essendo un endocannabinoide, ha la capacità di interagire con i recettori e ripristinare l’equilibrio perduto, donando un effetto rilassante sia dal punto di vista fisico che mentale.
Naturalmente, negli animali come negli uomini, le condizioni debilitanti trattabili con il CBD sono varie. Ecco in quali casi l’apporto di questa sostanza può donare dei benefici.
I benefici del cannabidiolo sui gatti e i cani
Quando si parla di animali domestici viene spontaneo pensare ai cani o ai gatti, e la cosa non deve sorprendere: queste due specie animali sono probabilmente le più amate dall’uomo.
Vedere il proprio amico a 4 zampe in salute è una priorità per un vero amante degli animali; pertanto, quando un cane o un gatto accusano problemi di ansia, inappetenza, insonnia e agitazione un bravo padrone cerca in tutti i modi di risolvere la questione.
Per rimediare a questi disturbi, sempre più veterinari optano per il trattamento con l’olio di CBD o altri estratti di questa sostanza; oltre a rivelarsi particolarmente efficaci, infatti, non hanno gli effetti collaterali tipici dei farmaci chimici.
Poiché ha proprietà antinfiammatorie, analgesiche e rilassanti, il cannabidiolo aiuta cani e gatti non solo ad alleviare i sintomi delle condizioni menzionate in precedenza, ma anche a lenire dolori cronici, come ad esempio quelli causati dall’artrosi.
Un’altra proprietà tipica del CBD è quella anticonvulsionante. Nell’uomo, tale proprietà viene sfruttata per trattare patologie come la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson e l’epilessia. Ecco, quest’ultimo disturbo è riscontrabile anche nei cani e nei gatti, e per un pet lover è davvero triste assistere alla scena del proprio compagno peloso che si dimena durante una crisi.
Se è vero che i medicinali in commercio per il trattamento dell’epilessia alleviano i sintomi, c’è da dire che il loro utilizzo costante dà svariati effetti indesiderati. Il CBD, invece, consente di tenere sotto controllo le convulsioni e riduce il dolore in modo naturale. La terapia a base di CBD per il trattamento dell’epilessia negli animali sta riscontrando un notevole successo, e chi l’ha già sperimentata sul proprio cane o gatto ha notato miglioramenti significativi.
Quanto CBD dare al cane e al gatto
Gli studi effettuati sulla somministrazione del CBD agli animali hanno evidenziato risultati confortanti; tuttavia, prima di far assumere questa sostanza al tuo animale domestico è sempre meglio parlarne con il veterinario, in particolare per stabilire un dosaggio consono al suo peso e alle sue condizioni generali di salute.
In genere per un trattamento a base di olio di CBD è saggio partire con poche gocce e monitorare gli effetti. Ovviamente il dosaggio varia anche in base alla concentrazione di CBD nel prodotto, che non è sempre uguale.
Per somministrare l’olio di CBD a cani e gatti è possibile sia dosare le gocce direttamente in bocca sia mescolarle con il cibo.
In conclusione
Il CBD è una risorsa da prendere in considerazione per migliorare la vita degli animali, specialmente in presenza di determinate condizioni patologiche croniche o temporanee. Oltre a rappresentare un valido aiuto in situazioni eccezionali, inoltre, il cannabidiolo può essere utilizzato anche come integratore alimentare.