Un amico ritrovato dopo lunghi anni che ci ha lasciato
Ci siamo incontrati di nuovo su Facebook dopo oltre venti anni. Ho ritrovato una persona speciale, Luigi Clerici, dotato di una grinta che lo faceva emergere, oltre per la sua corporatura, anche per la sua innata voglia di andare avanti qualunque difficoltà stesse affrontando. Mi ha di nuovo coinvolto con i suoi racconti di vita che postava descrivendo il doloroso calvario della sua malattia, i teneri gesti della compagna e la natura che lo circondava anche quando diventava "maligna", come per l'ultima alluvione in Liguria. La sua Liguria, la sua Leivi, che, in fondo, era in simbiosi con lui o viceversa. Una terra piena di contrasti con i suoi monti che degradano velocemente verso il mare, una terra che lui amava nonostante se le sue radici venissero da lontano, dalla terra emiliana della città di Parma. Io e i suoi numerosi amici rimanevamo affascinati dai suoi racconti.
Lo avevo sentito qualche giorno fa al telefono, preoccupato per la sua assenza da Facebook, e mi aveva promesso che, appena le sue ultime difficoltà si fossero normalizzate, mi avrebbe richiamato. Non lo ha fatto e non ha più risposto agli sms. Il suo ultimo post era diverso dai precedenti, era il messaggio di un Luigi che si arrendeva ad un male più tenace del suo ottimismo, più forte del suo fisico. Ora Luigi riposa in pace e ritroverà i suoi amici e familiari che lo hanno preceduto. Sono sicuro che anche lassù organizzerà qualcosa di speciale.
Un saluto a lui quindi e le mie condoglianze alla sua compagna, che non ho mai avuto il piacere di conoscere, ed ai suoi familiari.
Luigi, "vecchia roccia", se puoi da lassù riserva un pensiero anche a me. E poi quella nostra "chiacchierata" è solo rimandata e ce ne diremo delle belle. Ma adesso riposa in pace e goditi tutto il bello che ora ti verrà donato.
Marco Camilli
