Dal 2012 hanno abbassato le serrande 131 negozi. Aumentano invece bar e ristornati - VIDEO
Negli ultimi undici anni un negozio di commercio su quattro presenti ad Aosta ha chiuso i battenti in modo definitiva. Nel 2012 le attività di commercio al dettaglio presenti nel capoluogo regionale erano 474 mentre a giugno 2023 ne erano rimaste 343, con un andamento negativo che riguarda sia centro storico sia le zone meno centrali. I numeri sono forniti da un'elaborazione dell'Ufficio studi di Confcommercio. Nel centro i negozi sono passati da 250 a 178 e nel resto del capoluogo da 224 sono diventati 165.
A controbilanciare almeno in parte questo trend c'è l'aumento del numero dei pubblici esercizi. Se all'inizio del periodo preso in considerazione erano 231, di cui 112 situati nel centro storico, a metà dello scorso anno erano aumentati a 254, di cui 119 nel centro. Un aumento smorzato però dalla pandemia: nel confronto tra pre e post Covid mancano all'appello 14 tra bar e ristoranti (9 nel centro, 5 nel resto del territorio).
«Per evitare gli effetti più gravi di questo fenomeno, il commercio di prossimità deve puntare all'innovazione, la ridefinizione dell'offerta e soprattutto a valorizzare i rapporti umani tra il commerciante e l'acquirente», evidenzia il presidente di Confcommercio Aosta, Ermanno Bonomi. «Tali aspetti rappresentano le uniche opportunità del commercio fisico tradizionale per contrastare la crescita dell'e-commerce. Sottolineo che anche le strategie delle amministrazioni comunali devono essere improntate per salvaguardare le imprese esistenti e permettere l'insediamento di attività produttive ad iniziare dall'annosa tematica sulla disponibilità di posti auto in prossimità del nostro centro storico come più volte ribadito dalla scrivente».
Clara Rossi