«Il sistema idrico regionale è già in crisi: bisogna razionalizzazione i prelievi e interconnettere le reti»
«Oggi e in futuro è probabile che saremo chiamati ad assumere provvedimenti che potranno sconvolgere abitudini consolidate e diritti che si ritenevano acquisiti». Lo afferma l'assessore regionale alle opere pubbliche, Carlo Marzi, in risposta al question time firmato dalla Lega e discusso oggi in Consiglio regionale sullo stoccaggio di risorse idriche per far fronte alla scarsità d'acqua.
Il Piano di tutela delle acque valdostane che in questo momento è al vaglio delle Commissioni consiliari già prevede scenari in cui l'aumento generale delle temperature si sommerà alla diminuzione delle precipitazioni estive e all'aumento del fabbisogno idrico per l'agricoltura e l'allevamento. Il problema, osserva Marzi, è che «il sistema idrico regionale è già in crisi per la concomitanza di più fattori» ed è di conseguenza indispensabile riconfigurarlo. «Il settore potabile necessita inoltre di una razionalizzazione dei prelievi e un'interconnessione delle reti per far fronte anch'esso alle future carenze idriche», spiega.
«Il Governo sta valutando con serietà e attenzione quanto sta accadendo e sta monitorando la rapida evoluzione della situazione», aggiunge l'assessore. «Per far fronte all'emergenza stiamo lavorando con il Bim per individuare le criticità e approvare un primo programma urgente di interventi puntuali per aumentare le fonti di approvvigionamento da realizzare in tempi brevi».
Riguardo alle perdite della rete di distribuzione, «la Valle d'Aosta - precisa Marzi - è la regione migliore in Italia con un dato di perdita che è inferiore alla metà della media nazionale» (circa il 22% rispetto al 42% della media di tutte le regioni).
M.C.