Il ministro sollecita le aziende ad assicurarsi e spiega che dalla Regione non è ancora pervenuta la richiesta dello stato di calamità
«Non abbiamo ancora definito come aiutare e sostenere chi è stato particolarmente colpito, perché dalla Regione Valle d'Aosta non è ancora pervenuta la richiesta dello stato di calamità». Così il ministro della protezione civile Nello Musumeci intervenendo a Sky Tg24 sui danni causati dall'ondata di maltempo della scorsa settimana in Valle d'Aosta.
La richiesta dello stato di calamità «deve essere deliberata dal governo regionale - ha ricordato Musumeci -, accompagnata da una dettagliata relazione per consentire al Consiglio dei ministri di poter deliberare dopo una istruttoria del nostro dipartimento di Protezione civile e verificare quali le risorse destinare per i primi interventi».
Le esondazioni e le colate detritiche hanno causato danni non soltanto alle infrastrutture pubbliche, prime fra tutte le strade, ma anche alle imprese private. Per queste ultime «la nuova strada che bisogna imboccare è quella delle assicurazioni», ha affermato Musumeci. «Non possiamo pensare che lo Stato possa intervenire sempre e per tutti: non ci sono più le risorse necessarie per un'emergenza che è diventata pressoché quotidiana».
Il ministro ha poi confermato che per riaprire la strada della val di Cogne servirà del tempo. La strada, crollata per la piena del torrente, «temo non possa essere messa in sesto e resa percorribile nello spazio di un mese».
C.R.
