“Finalmente in Italia viene riconosciuta l'importanza della psicologia scolastica, con l'istituzione di un finanziamento dedicato che dà un senso concreto al protocollo stipulato lo scorso marzo dal Consiglio nazionale dell'Ordine degli Psicologi con il ministero dell'Istruzione. Si tratta di un passo fondamentale, perché grazie a questa norma si dà il via ai servizi di sostegno psicologico nelle scuole a livello nazionale, già previsti dalla legge 70 del 2024: un'azione attesa da tempo e quanto mai necessaria”.
Così il presidente dell'Ordine Nazionale degli Psicologi, David Lazzari, ha commentato i fondi destinati, a livello nazionale, al servizio di sostegno psicologico nelle scuole di ogni ordine e grado del nostro Paese.
“Questo primo finanziamento – ha proseguito Lazzari – pari a 10 milioni per il 2025 e 18,5 milioni per il 2026, rappresenta un punto di partenza essenziale. Ora però è necessario lavorare su due fronti: da un lato, garantire una rapida ed efficace attuazione dei servizi psicologici nelle scuole; dall'altro, incrementare progressivamente queste risorse, valorizzando anche il ruolo delle Regioni”.
Nell'attuale testo della manovra finanziaria, sono previsti (citiamo letteralmente, n.d.r.): 1) implementazione della presenza negli istituti penitenziari di professionalità psicologiche esperte per la prevenzione e il contrasto di specifici reati; 2) incremento di risorse per il bonus psicologo; 3) il già citato fondo per il servizio psicologico in favore degli studenti; 4) supporto psicologico nell'ambito dell'assistenza onco-ematologica pediatrica degli ospedali pubblici.
Oggi, giorno di Natale 2024, aspettiamo di scartare tutti questi bei “regali” sotto il tradizionale albero. Ed essendo anche l'ultimo mercoledì di quest'anno, salutiamo i lettori di “(In)Sani di Mente” con il 46esimo articolo di questa rubrica. Pronti a pubblicare il 47esimo mercoledì 1 gennaio 2025. Con l'auspicio e la speranza che la salute mentale rientri finalmente sia tra le priorità del governo nazionale e dei governi regionali, oltre che nel dibattito di un intero Paese… affinché lo stigma sociale che vige ancora su questo tema venga finalmente eliminato.
Quanto alla giornata di oggi, spero che non me ne vorrete se non mi associo agli auguri collettivi di Buon Natale. Mi e vi auguro, invece, di trascorrere queste “feste” nella maniera più serena che sia possibile. Sarebbe già tantissimo. Parola di “Grinch” in carne e ossa… più carne che ossa, purtroppo.
Barbara Giangravè
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