AOSTA. Sole, una temperatura ideale per correre e una start list importante a nobilitare la carica dei settecento protagonisti della MezzAosta 2019 di domenica 27 ottobre.
Hanno vinto i kenioti, situazione quasi scontata quando in campo ci sono i "marziani" degli altopiani, ma hanno vinto un po' tutti, ad iniziare dagli aostani che sono scesi in piazza, facendo sentire tifo e calore ai podisti della 21 chilometri e 97 metri e della 11 chilometri . Non sono mancati calore ed entusiasmo ad accompagnare i piccoli podisti della Baby Run. Tra le prove della MezzAosta, oramai un classico, la camminata Turistica e Enogastronomica.
Quanto alle prove competitive, partendo dalla gara regina, la 21km della Mezza Maratona. A dimostrazione, ancora una volta, a sfatare un immaginario che collega la MezzAosta ad una prova poco veloce, con tempi di assoluto livello hanno vinto, al maschile Hosea Kimeli Kisorio (1 h 03'57") e, al femminile, Ivyne Jeruto Lagat (1h12'24"), ma la vera regina di Aosta è stata un'azzurra, l'aostana Catherine Bertone, capace di limare il personal best di 24" (precedente limite 1h13'03" dello scorso 26 maggio a Lugano) e portarlo a 1h12'39" a poco più di mese dalla maratona di Valencia del 1° dicembre nel quale cercherà il pass per i secondi Giochi Olimpici della vita dopo quelli di Rio 2016.
La gara maschile è stata dominata da Kisorio, in testa, da solo, sin dal primo chilometro e poi al traguardo con il terzo personale di sempre. Il best appartiene a Joel Mwangi in 1h02'49" e resterà lì sino, almeno, sino all'anno prossimo. Kisorio ha preceduto l'altro keniano Gideon Kiplagat Kurgat (1h07'35") e l'azzurro René Cuneaz (1h08'25"). Nella gara degli altri, dietro alle tre donne, settimo assoluto, ha concluso Marco Agostinacchio (Atl Cogne), amatore che ha corso in 1h14'29".
Nella gara donne è stata lotta vera. All'inizio Lagat se n'è andata insieme alla ruandese Clementine Mukandanga. Bertone (Atl Calvesi) è rimasta lì, insieme ad un nugolo di amatori prima e da sola poi. Piano, piano è tornata su Mukandanga - che si era staccata da Lagat - per poi staccarla e far sentire tutto il fiato sul collo di Lagat. Sessanta metri sono rimasti (15") a separare le due mezzofondiste.
Nella 11 km a vincere sono stati Federica Barailler (APD Pont St Martin) ed Omar Bouamer (S.Orso Aosta). Barailler ha chiuso in 43'25" davanti a Valeria Poli (APD Pont St Martin) 46'02" e Irene Glarey (Atl Calvesi) 46'38". Bouamer ha dominato la prova corta, passando ai 10 mila metri in 29'24" (nuovo personal best, anche se non omologato) e finendo in 33'43", nuovo record della Metà Mezza.
Si archivia così questa quinta edizione della MezzAosta. "E' stato, ancora una volta, un grande impegno organizzativo - dice il Comitato della MezzAosta -, supportato da una squadra affiatata, che negli anni sta acquisendo sempre più consapevolezza. Un grazie va riservato soprattutto agli aostani, ai tantissimi che in una giornata di fantastico sole autunnale, hanno accompagnato questa gara, che sempre più si sta radicando tra i classici appuntamenti della città di Aosta".
redazione