In Val di Fassa la carabiniera stacca di oltre mezzo secondo le avversarie
A distanza di un anno, torna a graffiare Federica Brignone, che domenica mattina ha dominato il SuperG di San Pellegrino, in Val di Fassa, lasciando le due atlete più in forma del momento nelle prove veloci a oltre mezzo secondo di distacco.
Grande prova collettiva delle azzurre che occupano le posizioni dal quarto a sesto posto con Elena Curtoni, Francesca Marsaglia e Marta Bassino. Per Brignone è la sedicesima vittoria in Coppa del Mondo, che va a eguagliare in vetta alla classifica i successi ottenuti da Deborah Compagnoni.
Gara lunghissima, interrotta due volte per due cadute, con infortuni gravi alla norvegese Kajsa Vickhoff e all'austriaca Rosina Schneeberger e, con il pettorale numero 5, Federica Brignone (Cs Carabinieri) stacca un tempo – 1'14"61 – inavvicinabile per tutte le avversarie. Alle spalle della Brignone, a 59 e 72/100, la coppia elvetica Lara Gut-Behrami (1'15"20) e Corinne Suter (1’15”33), con la prima che s'aggiudica la ‘Coppetta’ di specialità. Appena fuori dal podio un terzetto di italiane del Centro sportivo Esercito: 4° Elena Curtoni (1'15"39), Francesca Marsaglia (1’15”44) e Marta Bassino (1’15”47; fino a tre quarti di tracciato in lotta per la vittoria); non ha concluso la gara Federica Sosio (Cse).
Alla Fisi Federica Brignone commenta: "La cosa migliore è sempre cercare di vivere in serenità e dare il massimo. Oggi sono riuscita a farlo. Sono riuscita a fare quello che faccio in allenamento e sono davvero soddisfatta. Il risultato è importante perché è quello che rimane scritto, e io ne avevo bisogno perché era da un po’ di tempo che non arrivava. Quando non succede per molto tempo, poi diventa tutto più difficile. Oggi sono contenta, per la mia prestazione e per averla fatta in Italia. Si vedeva che il tracciato era abbastanza filante, e bisognava cercare di continuare sempre a fare velocità. Oggi bisognava avere la fiducia di tenere le punte in giù. Riuscire oggi a tirare fuori il mio massimo per me è davvero importante. Avere raggiunto Deborah Compagnoni è un bel traguardo, ma non è l’ultimo traguardo. Ho voglia di fare ancora tanto in questo sport, i miei sogni sono ancora tanti".
redazione