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Covid, firmata un'ordinanza regionale sullo smaltimento di rifiuti e Dpi

Nuove indicazioni su smaltimento dei Dpi, rifiuti da abitazioni dei contagiati e dalle strutture che ospitano pazienti Covid positivi

 

ordinanzaAOSTA. Riguarda lo smaltimento dei rifiuti provenienti da pazienti positivi al Covid-19 l'ordinanza che il presidente della Regione Erik Lavevaz ha firmato oggi. Il provvedimento (scaricabile qui) entra in vigore oggi stesso e sostituisce l'ordinanza del 22 maggio scorso e si occupa di smaltimento dei Dpi, della raccolta "porta a porta" e della gestione dei rifiuti provenienti delle strutture socio-assistenziali.

Smaltimento dei Dpi

In base all'ordinanza mascherine, guanti, fazzoletti, visiere, tute monouso, camici e tutti i Dpi utilizzati come prevenzione al contagio da Covid-19 da soggetti non positivi al virus nelle utenze domestiche e non domestiche diverse dalle strutture sanitarie devono essere conferiti nella frazione di rifiuto urbano indifferenziato e gestiti con codice 20 03 01.

Rifiuti da abitazioni di Covid positivi e in isolamento

I rifiuti provenienti da abitazioni in cui dimorano soggetti in isolamento positivi al virus Sars-Cov-2, che attualmente sono circa 2.000, devono essere conferiti e raccolti in maniera indifferenziata, senza quindi adempiere agli obblighi di raccolta differenziata. È obbligatorio confezionare i rifiuti secondo le modalità previste dal Rapporto ISS sulle "Indicazioni ad interim per la gestione dei rifiuti urbani in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2”.

Per le abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi al tampone in isolamento è attivo il sistema "porta a porta” a seguito di richiesta specifica fatta dall’utente, secondo le modalità che verranno comunicate dai Comuni.

Gli operatori addetti al prelievo devono "operare in conformità alle raccomandazioni del Rapporto ISS COVID-19, relativo alle “Indicazioni ad interim per la gestione dei rifiuti urbani in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2”". È ammesso il ricorso a operatori addestrati tra cui volontari attivati dai sindaci sempre nel rispetto delle raccomandazioni dell'Istituto superiore di sanità. In questo caso il materiale raccolto deve essere conferito in punti di raccolta temporanei accessibili soltanto al personale preposto.

Gestione dei rifiuti prodotti da residenze socio assistenziali pubbliche e private

Le Rsa con pazienti Covid positivi accertati o sospetti devono gestire tutti i rifiuti come rifiuti sanitari speciali. Il ritiro e lo smaltimento rimangono in capo al produttore degli stessi o, nel caso in cui la gestione infermieristica sia affidata all’Azienda USL della Valle d’Aosta, dall’USL stessa. Se le Rsa non hanno assistiti positivi la raccolta è effettuata secondo le normali modalità.

Nelle strutture socio-assistenziali che ospitano pazienti paucisontomatici (cioè con sintomi lievi) appena risultati positivi al tampone o dimessi dall'ospedale in condizioni stabili, nonché pazienti in assenza di tampone nei quali è stata indicata la necessità di un periodo di quarantena, tutti i rifiuti prodotti sono considerati urbani con codice 20 03 01 ad eccezione di eventuali rifiuti sanitari speciali provenienti da limitate attività di cura o infermieristiche, per cui, se presenti, il ritiro e lo smaltimento rimangono in capo al produttore degli stessi o all’USL nel caso in cui la gestione infermieristica sia affidata all’Azienda USL della Valle d’Aosta.
I rifiuti sanitari speciali di cui ai precedenti punti 1, 2 e 3 devono essere posizionati all’interno di idonei contenitori e di locali di stoccaggio temporaneo, individuati a cura delle strutture stesse.

Accesso alle isole ecologiche e ai centri di conferimento

Secondo l'ordinanza il conferimento è consentito a ciascun soggetto preferibilmente una volta alla settimana e su appuntamento, fatti salvi i soggetti che esercitano attività di impresa. I gestori dei centri di raccolta devono adottare specifiche regole su modalità e orari di accesso e di conferimento per evitare assembramenti. Inoltre all'interno dei centri di raccolta è obbligatorio, da parte di addetti e conferitori, l'uso di guanti e dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fermo restando l'obbligo di osservanza della distanza interpersonale di almeno un metro.

 

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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