Le stime della Cgia di Mestre: per oltre 8mila valdostani i costi dell'energia sono proibitivi
Poco più di 2 milioni di famiglie in Italia si trovavano nel 2021 in una situazione di povertà energetica. Questo significa difficoltà a riscaldare l'abitazione d'inverno e rinfrescarla d'estate, utilizzo ridotto degli elettrodomestici (compresi frigorifero, congelatore e lavatrice) e risparmio anche sull'illuminazione degli ambienti. La stima è della Cgia di Mestre.
In Valle d'Aosta, sempre secondo le stime riferite al 2021, la povertà energetica riguardava 4.101 famiglie, ovvero il 6,8% delle famiglie che vivono nella nostra regione a fronte di una media italiana dell'8,5%. Si tratta di 8.248 valdostani.
"Questi risultati, purtroppo, preoccupano non poco - evidenzia Cgia -, anche perché sono certamente sottodimensionati, in quanto riferiti a prima dello shock energetico scoppiato nel nostro Paese a inizio del 2022. Le principali condizioni professionali del capofamiglia che si trovano in PE (povertà energetica, ndr) sono, in linea di massima, tre: disoccupato, pensionato solo e in molti casi - sottolinea la CGIA - quando lavora lo fa come autonomo".
"Le famiglie più a rischio PE, soprattutto nel Sud, sono quelle che utilizzano il gas quale principale fonte di riscaldamento", aggiunge la Cgia. "Coloro che invece utilizzano altri combustibili (bombole a gas, pellet, gasolio, legna, kerosene, etc.), presentano valori percentuali di rischio più contenuti".
Clara Rossi