Il bacino formato dallo scioglimento dei ghiacci minacciava di allagare la vallata sottostante
AOSTA. Il lago glaciale di Grand Croux, a Cogne, è stato totalmente svuotato: è così scongiurato il rischio di uno scarico improvviso che avrebbe riversato una grande quantità di acqua nella vallata sottostante.
Il bacino è sotto monitoraggio da diversi anni. A causa dello scioglimento continuo dei ghiacci e del loro arretramento, anno dopo anno il bacino si è espanso sempre di più facendo crescere la preoccupazione per un possibile svuotamento improvviso. Nell'estate 2018 (foto) è iniziato un delicato intervento per ridurre il volume di acqua: con il supporto dei vigili del fuoco sono state portate in quota numerose idrovore ed è stato successivamente realizzato un canale di drenaggio per impedire all'acqua di superare la soglia di allerta e provocare un allagamento potenzialmente disastroso sulla vallata sottostante.
"Dal sopralluogo dei tecnici di Fondazione Montagna sicura del 30 luglio - spiega l'assessorato Opere pubbliche e Territorio - si è potuto constatare lo stato di svuotamento totale del lago, nonché limitati segni della piena sul torrente a valle". Un segno che le operazioni hanno avuto successo.
"I laghi glaciali, anche alla luce dell'attuale cambiamento climatico, sono fattori di rischio da tenere presenti - sottolinea l'assessorato -. Durante la stagione estiva la "sorveglianza" di tali situazioni è d'obbligo e, accanto ai metodi tradizionali, si applicano tecnologie innovative, quali utilizzo di droni per cartografare dettagliatamente l'evoluzione delle potenziali situazioni di rischio o tecniche satellitari che permettono un monitoraggio continuo ed esteso a tutta la superficie regionale. Queste nuove tecnologie di monitoraggio sono oggetto di grande interesse da parte dell'Amministrazione regionale e di Fondazione Montagna sicura, che sta anche sviluppando in tal senso collaborazioni scientifiche specifiche a livello internazionale".
Clara Rossi