Il procedimento di autorizzazione era stato archiviato dal parte del Comune di Arnad, ma i giudici amministrativi hanno annullato tale decisione
Dopo il ricorso sull'installazione di un'antenna radio a Morgex, la società Inwit Spa vince un secondo ricorso al Tar della Valle d'Aosta che riguarda il posizionamento di una stazione radio base per il servizio di telefonia mobile nel territorio comunale di Arnad. Il giudici hanno infatti accolto la richiesta della società di annullare l'archiviazione del procedimento amministrativo di autorizzazione (o di diniego) da parte del Comune.
I giudici hanno accolto l'eccezione di inammissibilità presentata dal Comune di Arnad per quanto riguarda il ricorso principale di Inwit, ma non quella sui motivi aggiunti. Secondo la sentenza, l'amministrazione ha «distorto la sequenza procedimentale stabilita dalla legge» per l'iter autorizzativo. Il Comune ha infatti chiesto per due volte, a febbraio e ad aprile 2023, di fornire delle integrazioni alla documentazione presentata da Inwit, mentre «l'art. 44, co. 6, d.lgs. n. 259/2023 consente di chiedere l’integrazione della documentazione prodotta una sola volta». Di conseguenza l'archiviazione, dovuta al fatto che la società non ha risposto alla richiesta di aprile di integrare il fascicolo, va annullata. Il Tar stabilisce quindi «l'obbligo per il Comune» di esprimersi sull'istanza di Inwit.
Inoltre, come già definito con altre sentenze che riguardano anche il territorio valdostano (quella recente di Morgex ma pure una dello scorso anno di Aymavilles), il Tribunale amministrativo regionale ribadisce che «la previsione di un generalizzato divieto di installazione di stazioni radio di base in vaste zone del Comune (nonché la prescrizione di distanze minime rispetto ad edifici quali ristoranti o abitazioni, espressamente menzionati nelle controdeduzioni) si pone in contrasto con la consolidata giurisprudenza».
Clara Rossi