Accolto solo in parte un ricorso di una società che chiedeva oltre 2 milioni di Euro per un permesso di costruire negato
Il Comune di Ayas dovrà pagare un risarcimento di 15.000 Euro per un permesso di costruire negato che ha ritardato l'avvio di un'attività alberghiera. La richiesta di risarcimento iniziale era di oltre 2 milioni di Euro, quasi tutti per mancati guadagni tra il 2010 e il 2020.
Il Tar della Valle d'Aosta si è espresso accogliendo solo in parte il ricorso presentata dalla società La Residence Sas sulla base di una precedente sentenza con cui il tribunale amministrativo aveva riconosciuto, nel 2019, il comportamento «illegittimo» dell'amministrazione comunale di Ayas.
La questione, iniziata lo scorso decennio, era già stata discussa anche dal Consiglio di Stato che aveva respinto nel 2014 una precedente richiesta di rifusione danni, ma poi accordato lo scorso anno un indennizzo di 30.000 Euro per «danno conseguente al ritardato avvio dell'attività alberghiera» nel periodo 2016-2018 calcolato sull'iter del permesso di costruzione.
Secondo la sentenza dei giudici amministrativi di Aosta pubblicata lunedì scorso, «una ulteriore condanna del Comune (...) integrerebbe un'ipotesi di indebito arricchimento della parte ricorrente». Dunque «in relazione al successivo periodo da prendere qui in considerazione» Il Tar considera «equo un risarcimento pari alla metà di quello già riconosciuto in favore della Le Residence, pari quindi ad € 15.000», a carico del Comune di Ayas.
redazione