Dopo le perplessità espresse anche dalle imprese danneggiate dall'alluvione, FdI difende il provvedimento ed esprime «profonda gratitudine» al governo nazionale
«L'azione coordinata e tempestiva dei diversi ministeri coinvolti ha dimostrato una grande attenzione e un forte impegno nei confronti del territorio». Fratelli d'Italia della Valle d'Aosta esprime «profonda gratitudine» al governo nazionale per «il significativo supporto fornito alle imprese valdostane colpite dall'alluvione del 29 e 30 giugno 2024».
Il presidente regionale Alberto Zucchi cerca di ribattere alle diverse critiche mosse al provvedimento sui ristori, arrivato sì in tempi piuttosto brevi ma caratterizzato da problematiche evidenziate anche da chi, quegli aiuti, dovrebbe riceverli. Come l'associazione degli albergatori, l'Adava, che ha sottolineato la quasi impossibilità di ottenere il sostegno visto il pochissimo tempo a disposizione per produrre la complessa documentazione richiesta. Oppure il fatto che un'intera "fetta" di attività danneggiate, come i bar, non è stata presa in considerazione dal Decreto.
FdI difende comunque il provvedimento del suo governo. Il pacchetto di aiuti, 15 milioni di euro, è stato approvato «nonostante si sia in un periodo in cui il bilancio generale dello Stato è gravato dai provvedimenti dei Governi precedenti, primo fra tutti la misura del superbonus 110%, che stanno comportando un forte deficit di bilancio per i prossimi esercizi finanziari. Non comprendiamo, quindi, le polemiche sollevate da esponenti della giunta regionale - prosegue il partito - che, invece di ringraziare e collaborare con il governo che ha dimostrato un’attenzione fuori dal comune, fin dalle prime ore, nei confronti delle comunità colpite, non fanno altro che sollevare presunte criticità, tutte peraltro pretestuose e puntualmente smentite».
Sulle "richieste non ascoltate" di settori come bar e impianti sportivi FdI replica: «si tenga presente che è vasto il panorama delle imprese che potranno fare domanda dato che le categorie previste sono molteplici».
Quindi il partito punta il dito contro la Regione che, «nonostante un avanzo di amministrazione record di 300 milioni di euro, si sia rifiutata di prendere in considerazione gli indennizzi indiretti per queste attività, che mentre non sono di immediata competenza del Ministero del Turismo».
C.R.