Cogne, una lunga storia di alluvioni e isolamento

Nei secoli strada e ponti sono stati costruiti e ricostruiti per i danni causati dal torrente Grand Eyvia

Una immagine del ponte di Chevril (foto Regione autonoma Valle d'Aosta)Il 27 luglio termina l'isolamento di Cogne. La strada regionale 47 che collega la vallata riapre regolarmente al traffico quasi un mese dopo il crollo di porzioni di strada a causa dalla furia del torrente Grand Eyvia, ingrossato dalle forti piogge. Quella del 29 e 30 giugno è l'ultima di una lunga serie di alluvioni che hanno messo in crisi i collegamenti con Cogne.

Il vasto catasto regionale dei dissesti che da anni registra ciò che accade sul territorio, dalle grandi alluvioni alle cadute di pietre, contiene diverse testimonianze di disastri avvenuti in passato e registrati su documenti dell'epoca.

Ad esempio nel 1846, tra il 16 e il 18 ottobre - mese piuttosto ricorrente quando si parla di eventi alluvionali -, si verificano su tutta la Valle d'Aosta piogge definite torrenziali. Nell'area di Aymavilles e Cogne crollano diversi ponti (sedici in tutto), compreso quello sulla Dora e quello di Chevril, portato via dalla furia del torrente. Pesantissimi i danni subiti dalla strada che risale la vallata. Le conseguenze dell'evento sono descritte così: «En divers endroits il n'y avait même pas de traces du chemin (route Aymavilles-Cogne)». E ancora: «l'habile piéton ne pouvait même passer qu'en donnant de grands détours dans les sentiers les plus scabreux et les plus dangereux». Il collegamento con Cogne è dunque interrotto.

Nel gennaio dell'anno successivo, il consiglio comunale mette nero su bianco la stima dei danni di quell'alluvione che inondò anche la fabbrica di ferro: «nos administrateurs estimèrent que les dommages subis par les privés montaient à 20.000 lires, tandis que ceux de la Commune dépassaient les 25.000 lires».

Il ponte di Chevril, da sempre struttura fondamentale per raggiungere Cogne, era stato ricostruito appena cinque anni prima. Nel 1840 infatti un'altra alluvione, avvenuta nel mese di aprile, lo distrusse.

Parti dei precedenti ponti sono ancora visibili nella zona in cui oggi le automobili transitano da un versante all'altro della vallata, mentre di altri sono presenti solo testimonianze documentali. Per esempio di quello crollato nel 1776 nell'impari battaglia di resistenza contro l'impetuosità del torrente ingrossato dall'ondata di maltempo. «Malgré qu'il fut bâti en pierres (après la destruction du 1776), le pont de Chevril succomba encore une fois le 7 avril 1840».

In epoca più recente, nel 1993, tra il 22 e il 25 settembre la piena del torrente erode le sponde e due tratti di carreggiata crollano. Ancora una volta Cogne si ritrova senza collegamenti stradali funzionanti.

Lo scorso fine giugno la piena del torrente ha causato danni non rilevanti al ponte, sul quale sono in corso i lavori di rifacimento, ma ha portato via due tratti di strada situati appena a monte.


Clara Rossi

 

 

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