A Cogne arrivati i primi convogli via terra

Rotto l'isolamento iniziato a fine giugno per i danni alla strada regionale. Testolin e Sapinet: «Ora si potrà lavorare più intensamente»

Escavatori giunti a Cogne (foto Regione autonoma Valle d'Aosta)Da oggi Cogne può essere considerata non più isolata della Valle d'Aosta. Questa mattina un primo convoglio con cinque escavatori e un autocarro è riuscito a risalire la vallata fino a raggiungere via terra il paese. Poche ore dopo un secondo convoglio ha compiuto lo stesso percorso. Un buon segnale per il ritorno alla normalità anche se è chiaro che i collegamenti stradali non saranno completamente ripristinati prima di qualche settimana (le tempistiche non sono ancora certe).

Il convoglio ha utilizzato le piste di servizio realizzate per consentire il transito ai numerosi mezzi del cantiere impiegati nella ricostruzione della strada di raggiungere i tratti danneggiati dalla piena del torrente Grand-Eyvia durante l'alluvione del 29 e 30 giugno scorsi. Le stesse piste che, ipoteticamente, potrebbero essere in parte utilizzate da mezzi fuoristrada per riportare il turismo a Cogne.

«Sebbene occorra ancora un po’ di tempo per consentire alle auto di raggiungere Cogne dal fondo valle l'arrivo a Cogne dei primi mezzi d'opera ha un’importanza pratica fondamentale oltre a sancire la fine dell'isolamento del paese», evidenziano in una nota il presidente della Regione, Renzo Testolin, e l'assessore alle Opere pubbliche, Davide Sapinet. «Ora infatti si potrà, tra l'altro, lavorare più intensamente operando sulle priorità d'intervento individuate dai tecnici regionali sui torrenti Valnontey e Grand-Eyvia e ripristinando i servizi essenziali a Valnontey».

L’arrivo dei mezzi a Cogne è considerato «il risultato di un grande lavoro di squadra che ha coinvolto i volontari, le imprese private del territorio, i loro dipendenti, il personale delle diverse strutture dell’amministrazione, i tecnici regionali e professionisti e i Comuni di Aymavilles e di Cogne che da sabato 29 giugno lavorano senza sosta. Un'attività di grande professionalità - proseguono Testolin e Sapinet -, animata anche dall’attaccamento al proprio territorio e dalla solidarietà profonda verso chi è stato toccato da questa grave calamità».

Sempre in una nota, l'amministrazione regionale aggiunge che «proseguono i lavori della pista di bypass che passerà a monte della strada regionale al km 9.4 per permettere nel più breve tempo possibile una ulteriore valida alternativa al transito dei mezzi».

 

 

Elena Giovinazzo

 

 

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