«Era giusto ringraziare chi si è impegnato e ha amministrato Charvensod»
A Charvensod è stato inaugurato sabato scorso l'Albo d'oro degli amministratori comunali. In occasione della consegna delle maturità civiche ai neomaggiorenni del paese è stata ricordata la storia di Charvensod con i sindaci dal 1700 ad oggi e gli assessori e consiglieri dal 1946 nell'ambito del progetto "Nos Racines". Alcuni di loro erano presenti per la cerimonia.
Ronny Borbey, sindaco attuale, ha sottolineato che «Charvensod è sì una, ma è fatta da persone diverse che, legittimamente, hanno delle soluzioni diverse per il suo mantenimento e per il suo sviluppo, perché, in fondo ciò che unisce tutti noi, amministratori di ieri e di oggi, è voler mantenere la nostra Comunità e volere il suo sviluppo, la sua crescita in modo da garantire a chi verrà un territorio vivo, curato, amato. Era giusto quindi ringraziare chi si è impegnato e ha amministrato Charvensod, era giusto lasciare una traccia indelebile del suo operato attraverso una vera e propria opera d’arte, realizzata da una bottega amanuense».
«Quando ho avuto modo di consultare il documento con le firme dei 424 Tsarvensolen e Tsarvensolentse che hanno voluto ricostituire il Comune di Charvensod - ha aggiunto il presidente del consiglio comunale, Jordy Bollon -, ho provato una profonda emozione nel vedere le firme dei miei nonni paterni. La Comunità è l’essenza di un Comune: quest’ultimo si può sopprimere con un decreto, ma la Comunità no, è sopravvissuta per quei 18 anni unita e compatta grazie all’amore dei nostri antenati per il territorio in cui vivevano».
L'Albo d'oro è composto da tre quadri da esporre nella sala del consiglio comunale.
In un ideale passaggio di consegne, al termine della cerimonia di inaugurazione sono state consegnate le maturità civiche a Sofia Allegri, Alexis Lucianaz, Emanuele Lucianaz, Simone Lumignon, Matteo Lo Tufo, Aimé Squinabol, i neo maggiorenni di Charvensod presenti alla cerimonia.
C.R.
(foto Roger Berthod)