Il progetto pilota per il Boure de Gris ottiene il finanziamento del Pnrr per l'attrattività dei borghi storici
Sarà Fontainemore a beneficiare del progetto pilota finanziato dal Pnrr sull'attrattività dei borghi, una misura pensata per dare nuova vita a centri abitati di rilevanza storica sulla via del decadimento.
Il Comune di Fontainemore ha candidato il borgo medievale Boure de Gris: questo angolo storico del paese avrà a disposizione 20 milioni di euro per rifiorire dal punto di vista architettonico, economico e sociale. Diventerà, secondo gli obiettivi, un esempio di rinascita per altri insediamenti storici del territorio valdostano che subiscono lo spopolamento e il progressivo abbandono.
Fontainemore ha vinto la concorrenza di altri quattro Comuni con un punteggio di 141 su 200 assegnato dal comitato di valutazione. Le altre candidature erano quelle di Arvier (131 punti su 200), Bard (117/200), Donnas (105/200) e La Magdeleine (94/200).
Il progetto di recupero
Per il Boure de Gris l'amministrazione comunale ha previsto quattro obiettivi principali: migliorarne la vivibilità e le condizioni di vita quotidiana, aumentarne l'attrattività tanto per i residenti quanto per i turisti, migliorarne accessibilità, mobilità e servizi e garantire sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
«La visione immaginata per Fontainemore - è scritto nella relazione della Giunta comunale che accompagna la candidatura - è quella di un Borgo in rinascita, un territorio che, partendo dalla valorizzazione del patrimonio già esistente, possa lavorare ad un nuovo disegno in sinergia grazie all’ausilio di nuove risorse, capacità e competenze. In questa nuova visione si vuole coniugare la vocazione agricola e turistico-ricettiva della località montana con quella più quotidiana e inclusiva di un borgo residenziale, creando quei servizi necessari per lo sviluppo a beneficio non solo di Fontainemore, ma dei comuni della Valle del Lys, in quanto situata a metà vallata».
Nelle intenzioni dell'Amministrazione comunale c'è quella di creare nuove sinergie sul territorio con le realtà già esistenti e creare opportunità per i giovani. «Creando dialogo e collaborazione tra diverse competenze, si favorisce lo sviluppo di esempi virtuosi di rilancio».
Elena Giovinazzo