Istat: vulnerabilità all'import della Valle d'Aosta incide per il 3,9% sull'occupazione

Analisi dell'Istat sulla vulnerabilità dei settori economici da domanda e offerta estere

 

Nel caso di shock internazionali da domanda o da offerta, la Valle d'Aosta è tra le regioni più esposte in particolare per quanto riguarda l'import. Lo segnala l'Istat in una analisi sulla vulnerabilità in una prospettiva micro-economica nei confronti proprio della domanda e dell'offerta estere.

I dati dell'Istituto nazionale di statistica spiegano che, riferendosi al 2022, le imprese italiane vulnerabili all'andamento dell'import sono solo lo 0,1%, pari a circa 4.600 unità, ma contano circa 400mila addetti e un valore aggiunto calcolato in 5,7%. Per quanto riguarda la situazione delle forniture estere, a livello nazionale il 23,8 per cento delle importazioni totali è generato da unità locali "vulnerabili" all'import. In Valle d'Aosta questa quota si avvicina al 75%, i tre quarti dunque del totale regionale.

In termini di valore aggiunto, le imprese più esposte all'andamento delle forniture dall'estero sono il 7,5% nella nostra regione a fronte di una media nazionale di 4,7 punti percentuali.

Ancora l'Istat sottolinea che «l'incidenza sull'occupazione regionale» in caso di oscillazioni «appare relativamente elevata in Valle d’Aosta» dove è pari al 3,9 per cento.

 


M.C.

 

 

Articoli più letti su Aostaoggi.it

 

-  STRUMENTI
app mobile

 

Società editrice: Italiashop.net di Camilli Marco
registrata al Tribunale di Aosta N° 01/05 del 21 Gennaio 2005
P.IVA 01000080075