Il Consiglio straordinario su CVA sarà il 2 luglio

Luciano MossaAOSTA. Il Consiglio regionale straordinario su CVA si farà: le 18 firme che accompagnano la richiesta di convocazione avanzata dal Movimento 5 stelle e sostenuta dal resto dell'opposizione non lasciavano altra scelta.

La data individuata è quella di martedì 2 luglio, di pomeriggio, visto che il Consiglio Valle era già convocato mercoledì 3 e giovedì 4. Di conseguenza l'assemblea per il rinnovo del CdA della società di Châtillon prevista il 30 giugno è posticipata.

I consiglieri pentastellati ribadiscono la contrarietà alla conferma dell'attuale management accusato di «invasioni di campo su decisioni che ancora non sono state prese» per aver spinto pubblicamente a favore della quotazione in borsa "scavalcando" il Consiglio regionale, come spiega il capogruppo Mossa. Al CdA inoltre il M5s addebita «affermazioni fuorvianti, contraddittorie e non esaustivamente veritiere» ad esempio sulla questione delle colonnine elettriche per la mobilità sostenibile.

L'altro argomento della riunione straordinaria del Consiglio Valle sarà il bilancio 2018 della Compagnia Valdostana delle Acque. Il M5s vorrebbe attivare «un controllo sostanziale delle poste fatto da esperti esterni» all'Amministrazione regionale ed al socio Finaosta per «capire meglio tutta la situazione che si è venuta a creare» ad esempio su sanzioni e versamenti delle tasse. Secondo Mossa però su questo punto «si rischia di arrivare in ritardo perché faranno di tutto per approvare il bilancio prima di riunirci».

La reazione della Giunta regionale
«Su certi temi la maggioranza non è in grado di dettare né i tempi né l'agenda», ammette l'assessore Luigi Berstchy. L'esponente del governo è conscio, come i suoi colleghi, che 17 voti non bastano all'esecutivo per assumere decisioni nemmeno su un argomento così delicato come il futuro della CVA.

D'altro canto, fa notare il presidente Antonio Fosson, su certi aspetti l'opposizione potrebbe non riuscire a dettare legge perché ha opinioni distinte: «Il discorso sulle nomine dei vertici è stato richiesto da 18 consiglieri con posizioni completamente diverse - fa notare Fosson -. Andremo a vedere il 2 luglio cosa accadrà».

 

 

 

 

E.G.

 

 



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