Parlamento, Spelgatti: difenderò gli interessi della Valle d'Aosta

Intervista alla neo senatrice della Valle d'Aosta Nicoletta Spelgatti (Lega) alla vigilia della prima seduta della 19esima Legislatura

 

Nicoletta Spelgatti

 

Domani, 13 ottobre, le Camere si riuniranno per la prima seduta pubblica della XIX Legislatura. I 600 parlamentari eletti il 25 settembre scorso prenderanno il proprio posto alla Camera e al Senato per partecipare all'insediamento. In questi giorni i nuovi parlamentari hanno avuto alcuni assaggi del lavoro da parlamentare e la possibilità di familiarizzare con la nuova sede di lavoro, i palazzi, gli uffici, le procedure.

 

Nicoletta Spelgatti, Lega, neo senatrice della Valle d'Aosta. Quale sensazione le ha trasmesso entrare per la prima volta a Palazzo Madama?
«Sicuramente è stata una sensazione imponente. Già solo la magnificenza del palazzo del Senato colpisce». 

Ha già avuto la possibilità di sedersi al suo posto o ha solo visto l'aula?
«Ho solo visto l'aula. Domani ci sarà l'insediamento e i posti ancora non sono ancora assegnati».

Può ipotizzare un suo incarico all'interno del governo, anche in rappresentanza della Valle d'Aosta?
«Non credo sia possibile anche perché i numeri al Senato sono molto ridotti. Ben poche persone saranno mandate dal Senato a ricoprire incarichi di sottogoverno, perché altrimenti verrebbero a mancare i numeri in aula».

Già in Valle d'Aosta lei è stata molto attiva in campo politico. Ora che è a Roma la sua famiglia risentirà dei suoi impegni fuori Valle?
«Ho una famiglia molto organizzata, i ragazzi sono al liceo e sono molto indipendenti e mio marito è sempre presente. Sono stati loro a spingermi a candidarmi. Avevo un po' di remore a accettare la candidatura proprio per la famiglia, ma loro mi hanno supportato e questo mi dà serenità».

Una domanda politica. Il centrodestra unito in tutta Italia ha fatto il pieno, in Valle d'Aosta invece no. Lei è stata eletta con pochi voti di margine rispetto al suo principale rivale politico. Qualcosa non ha funzionato oppure la Valle d'Aosta ha una storia diversa rispetto al resto d'Italia?
«La Valle d'Aosta ha sempre avuto una storia a parte rispetto all'Italia. Prendiamo la Lega come esempio: passate le elezioni del '93 dove erano stati eletti tre consiglieri regionali, non c'è più stato nulla e siamo dovuti ripartire completamente da zero a prescindere dagli alti e bassi nazionali della Lega. La Valle d'Aosta ha una storia sicuramente a sé e dinamiche molto differenti e anche queste elezioni lo hanno dimostrato».

In Senato rappresenterà il suo partito oltre alla Valle d'Aosta. Se si troverà a votare provvedimenti in conflitto con le necessità della nostra regione, quali interessi privilegerà?
«Io rappresento la Valle d'Aosta e quindi certamente quelli della Valle d'Aosta».

 

 

Marco Camilli

 

 

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