All'iniziativa del PCP ha risposto il presidente della Regione Testolin
In Consiglio regionale si è discusso giovedì dell'utilizzo del collegamento su rotaia tra Pila e Cogne come via di fuga in caso di emergenze.
«Dopo l'evento alluvionale del 29 giugno scorso, che ha completamente isolato Cogne, questa via d'accesso ha dimostrato di essere di fondamentale importanza ed è quindi importante affrontare la questione delle vie alternative», ha sottolineato Erika Guichardaz (PCP) illustrando una interrogazione a risposta immediata rivolta al governo regionale sulla "ferrovia" del Drinc.
Nella risposta, il presidente della Regione Renzo Testolin ha spiegato che l'uso della galleria del Drinc è un argomento «da affrontare con la delicatezza del caso, ma che fa parte del ventaglio di situazioni che una valutazione di prospettiva potrebbe considerare nel futuro». In ogni caso, ha aggiunto, questa analisi dovrà essere affrontata «dopo la risoluzione dell'emergenza, anche perché voi parlate di ferrovia, ma in realtà siamo di fronte ad una infrastruttura che al momento non consente nessun tipo di utilizzo o percorrenza e tanto meno in sicurezza».
Sempre a proposito della situazione di Cogne, Testolin ha ribadito che una delle valutazioni in corso riguarda il collegamento funiviario con Pila «i cui studi e le cui opportunità sono oggetto di attenzione da tempo e su cui gli approfondimenti si sono intensificati in questi ultimi mesi».
E.G.
