Proposta di legge scuola, PCP: dall'assessore emendamenti non di sostanza

La proposta di legge su disposizioni urgenti per l'avvio dell'anno scolastico 24/25 è stata discussa in Commissione 

«Spiace che, a livello comunicativo, l'impegno del nostro gruppo su tematiche concrete e di particolare rilevanza venga sottaciuto e passi il messaggio che altri si siano fatti carico di un intervento legislativo urgente.» Così le consigliere regionali del gruppo Progetto Civico Progressista a proposito dell'iter di valutazione della loro proposta di legge su "disposizioni urgenti per garantire il regolare avvio dell'anno scolastico 2024-2025".

«La nostra iniziativa legislativa - dicono Erika Guichardaz e Chiara Minelli - aveva e ha lo scopo di supplire alla mancanza di interventi puntuali e tempestivi da parte di chi dovrebbe garantire il regolare avvio dell'anno scolastico». Il testo si concentra in particolare sul supporto alle segreterie scolastiche e su soluzioni per contrastare il massiccio ricorso a reggenze nelle dirigente scolastiche (su 26 istituti scolastici solo 15 avranno dirigenti titolari, spiega nelle premesse la proposta di legge).

Durante l'esame in Commissione l'assessore al Sistema educativo Jean Pierre Guichardaz ha depositato alcuni emendamenti che PCP non considera del tutto positivi. Gli emendamenti «in larga parte non di sostanza», affermano, «contengono tuttavia un'attenzione supplementare all'elemento portante della nostra proposta di legge, vale a dire la previsione di un ulteriore semiesonero dall'insegnamento oltre a quelli da noi già previsti. Per contro, l'assessore propone di abrogare in toto l'articolo 3 della nostra proposta di legge che prevede un supporto alle segreterie scolastiche, indicato come necessario da tutti i dirigenti che hanno inviato alla Commissione puntuali osservazioni. Tale abrogazione, motivata dalla mancanza di specifica e adeguata copertura finanziaria, non trova però negli emendamenti una proposta alternativa.».

«Esamineremo con attenzione tutti gli emendamenti su cui ci riserviamo di esprimerci», concludono le consigliere PCP a proposito della possibilità di giungere ad un testo condiviso con la maggioranza.



E.G.

 

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