Parliamo di violenza di genere sui minori e sui padri separati

 

Parlare di violenza di genere sulla donna è una doverosa condanna di atti di violenza che, ovviamente, non trovano alcuna giustificazione, soprattutto quando siamo in presenza di barbari femminicidi sulle cui cause, però, ancora si è fatto poco per prevenire fenomeni che non si combattono con l’esecrazione di volta in volta manifestata e tantomeno con le panchine e con le scarpette rosse o con leggi “speciali”, che finiscono, spesso, per essere abusate da persone ed istituzioni di parte, poco scrupolose e che le rendono, di fatto, discriminanti per molti uomini.

I minori e i padri separati sono vittime di una subdola violenza di genere che nessuno – stampa compresa – sconfessa, per garantire le pari opportunità genitoriali e il rispetto della dignità dei minori, cittadini senza diritto di voto, e padri separati che i tribunali e i servizi sociali ignorano per scelta ideologica e/o cultura matriarcale, ancora imperante nella nostra società. La giustizia ingiusta è nota a tutti, non solo ai figli e al genitore estromesso dalla loro vita, ma, per una ingiustificata riverenza verso un sesso, non si mette mano a provvedimenti che tutelino realmente i minori e il padre separato, mettendo al bando decisioni che rispondono solo alla prevaricazione sui diritti inalienabili di coloro che sono vittime della violenza di genere.

Parliamo di violenza di genere anche quando le vittime sono proprio queste persone indifese e su cui è facile praticare una violenza che nega ai minori il diritto alla bigenitorialità e ai padri separati il diritto alla co-genitorialità e le cui conseguenze sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti. Freniamo questa violenza di genere e ridiamo dignità ai minori e al padre umiliato e offeso proprio su una cosa per lui sacra: la genitorialità.

La nostra associazione vuole aprire un dibattito tra i genitori, i magistrati, gli operatori sociali, i politici che, con i loro silenzi, avallano queste violenze, i cittadini e le associazioni che della violenza di genere ne hanno fatto un loro cavallo di battaglia culturale, ideologico, ma anche (e soprattutto) economico. È necessario un confronto rispettoso, ma franco, per costruire una società dei diritti di tutti, anche dei minori. Per iniziare a farlo si terrà un convegno il 14 settembre 2024 ad Aosta, a partire dalle ore 9, presso la Sala Bcc, p.za Arco d’Augusto, n. 10, dal tema "La violenza di genere, quando le vittime sono i minori e i padri separati". Ampio spazio verrà riservato agli interventi del pubblico.

Questo il programma:

  • 9.00 Ubaldo Valentini, presidente Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori (aps) Saluto ai partecipanti
  • 9,20 avv. Amanda Paschetta, penalista, esperta di violenza di genere e stalking, L’altra violenza di genere
  • 10,00 dott.ssa Sara Leone, psicologa giuridica e criminologa, Dimensione psicologica della violenza
  • 10, 40 Andrea Manfrin, V Commissione Regionale Salute e Politiche sociali, Minori e Padri Separati: quale ruolo per la Regione nella prevenzione delle violenze?
  • 11,20 coffee break
  • 11,50 pubblico dibattito
  • 13,20 Conclusioni

Moderatore: dott. Andrea Pieri, vicepresidente Associazione Genitori Separati per la Tutela de Minori (aps).

L’invito è rivolto a tutti coloro che hanno a cuore il futuro della nostra società e che desiderano un mondo migliore per tutti quei minori che sono ostaggi di interessi, quasi sempre economici, e per quei padri ridotti nella miseria, che, spesso, per la disperazione, si tolgono la vita e di cui la Valle d’Aosta ne vanta un triste primato in Italia. Sarà un confronto franco, dove ciascuno porterà le proprie ragioni. Solo mettendosi in discussione si tutelano i minori e i padri, spesso, ingiustamente estromessi dalla vita dei propri figli.

Per informazioni 347.6504095 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 


Ubaldo Valentini

 

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