I dati resi noti in consiglio regionale dipingono un quadro preoccupante della situazione del Servizio sanitario valdostano
In Valle d'Aosta mancano al momento 116 medici e 98 infermieri tra dell'area ospedaliera e sanità territoriale. I dati sono emersi questa mattina in consiglio regionale durante l'esame di una interrogazione della Lega rivolta all'assessore alla Sanità a proposito della carenza di personale.
Secondo i numeri trasmessi dall'assessore Barmasse, al momento in Valle d'Aosta mancano 62 medici in area ospedaliera, 19 medici di assistenza primaria e 33 medici di continuità assistenziale. Tra gli infermieri, l'area ospedaliera ha 75 posti scoperti e l'area territoriale 23. Il sistema sanitario regionale patisce inoltre l'assenza di 46 operatori socio-sanitari e da altri "buchi" in diverse specialità: ostetrica (8 unità di personale), logopedia (5), fisioterapia (5). Infine tra radiologia, laboratorio e neuro-fisiopatologia mancano un totale di 10 tecnici.
La carenza di personale per quanto riguarda gli infermieri è dovuta in buona parte a lavoratori che hanno lasciato il posto, 80 in tutto di cui 21 non in regola con l'obbligo di vaccinazione. L'Usl ne ha poi assunti 79. Tra gli infermieri somministrati a fronte di 79 "uscite" risultano 50 assunzioni dall'Usl, 29 cessazioni per dimissioni volontarie e 11 cessazioni per mancata vaccinazione.
Tra gli operatori socio-sanitari in 31 hanno lasciato, di cui 24 presentando dimissioni volontarie, e ne sono stati assunti 11 . I somministrati cessati sono 22 mentre gli assunti 46.
Nei giorni scorsi l'Usl ha pubblicato dei bandi per assumere 44 medici, ma «viste le difficoltà di reclutare il personale sul territorio nazionale» l'azienda sanitaria della Valle d'Aosta guarda oltre confine. L'ipotesi in corso di valutazione è il «reclutamento di infermieri provenienti dal Brasile, come già avvenuto in passato con successo».
Marco Camilli