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Presidente - prefetto, Morra: in Valle d'Aosta situazione 'avvilente'

Il presidente della Commissione parlamentare antimafia interviene dopo la sentenza Geenna sulla 'ndrangheta in Valle d'Aosta e il sostegno elettorale della criminalità organizzata

Il presidente della Commissione parlamentare antimafia interviene dopo la sentenza Geenna sulla 'ndrangheta in Valle d'Aosta e il sostegno elettorale della criminalità organizzata

 

Nicola Morra

AOSTA. Se "il presidente della Regione viene eletto grazie ai voti della 'ndrangheta e poi presiede il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, qualche problema ci sarà". Così Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia.

Il parlamentare è intervenuto con un video su Facebook parlando delle funzioni di prefetto attribuite al presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta, della contestata risoluzione della deputata valdostana Elisa Tripodi e delle sentenze del tribunale di Aosta del processo Geenna, sulla 'ndrangheta, in cui si legge che "due esponenti politici che hanno rivestito elevatissime cariche istituzionali (presidenti della Regione, ndr) siano stati eletti con il sostegno della 'ndrangheta" mentre un terzo "ha chiesto il sostegno della 'ndrangheta, ma non lo ha ottenuto".

Nel video postato sui social il presidente della Commissione antimafia afferma: "la deputata Elisa Tripodi ha presentato in Commissione Affari Istituzionali una risoluzione al fine di immaginare scenari istituzionali diversi per evitare conflitti di interessi, che già di per sé sarebbero gravissimi, ma se poi ci si aggiunge l'ipotesi che il presidente della Regione, nonché prefetto, sia anche in qualche modo controllato dalla 'ndrangheta, l'ipotesi diventa avvilente".

E ancora Morra ha sottolineato che "in Valle d'Aosta il presidente della Regione, mandato politico, viene a coincidere con il prefetto, mandato amministrativo".

Ragionare sulla separazione delle cariche di presidente e prefetto

Commentando la situazione, Morra aggiunge: "se i soldi pubblici vengono gestiti da uomini che hanno avuto voti attraverso la presenza incisiva, brutale delle 'ndrine valdostane beh allora calma, ragioniamoci e domandiamoci se non sia il caso di assecondare questa risoluzione promossa da Elisa Tripodi affinché si immagini un diverso modo di controllare l'attività della politica, perché compito della prefettura è fare in modo che la politica se ne stia all'interno del suo mondo, senza esondare".

"Mi raccomando amici valdostani", conclude Morra, "non pensate che non si debba ragionare di queste cose, altrimenti quello che vivrete tra 20 anni sarà quello che si sta adesso vivendo in tante altre parte del paese che pensavano di essere immuni".

Interviene anche la deputata valdostana Tripodi con un "appello che faccio alla comunità di stringersi, anche attorno a me, anche attorno ai consiglieri regionali, e di cercare assieme una soluzione legislativa che porti alla separazione di queste due cariche perché è importante tutelare la sicurezza dei cittadini e allontanare la criminalità organizzata dalle istituzioni, dal luogo delle decisioni democratiche".

 

 

Marco Camilli

 

 

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